Scoperto un nuovo pianeta, i dettagli lasciano senza parole

E’ stato scoperto un nuovo pianeta e a farlo è stato un normale cittadino americano. Il suo nome è Tom Jacobs ed è di Washington.

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Giove – Foto da Unsplash

L’universo è così vasto che diventa inimmaginabile la quantità di corpi celesti presenti al suo interno. Ogni giorno, infatti, vengono scoperte nuove stelle e pianeti, ma la scoperta di oggi ha dell’impensabile.

A scoprire un nuovo pianeta, più precisamente un esopianeta, un gruppo di normali cittadini guidati da Tom Jacobs, un cittadino scienziato di Washington che ha sfruttati i dati pubblicati della missione TESS per fare la fenomenale scoperta.

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Il gruppo comprende persone con un passato da scienziati ed alcuni astronomi ormai in pensione. Il gruppo di cittadini ha il nome di Visual Survey Group ed è nato quando molti di questi scienziati lavoravano sullo stesso progetto, il Planet Hunters, un progetto finanziato dalla NASA.

A differenza degli astrofisici che lo fanno di professione, questo gruppo di cittadini ha utilizzato un programma chiamato LcTools, che permette di valutare i dati raccolti dal telescopio ad occhio nudo.

Tom Jacobs e la scoperta di un nuovo esopianeta gassoso

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Questa immagine concettuale mostra la missione Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS), che è il prossimo passo nella ricerca di pianeti al di fuori del nostro sistema solare, compresi quelli che potrebbero supportare la vita – Foto da NASA

A guidare le ricerche che hanno portato a questa scoperta è stato Tom Jacobs, uno scienziato originario di Washington. Secondo Jacobs, a febbraio 2020 la luce stellare di TOI-2180 si stava attenuando di meno dello 0.5%, tornando così al suo stato di luminosità iniziale in circa 24 ore.

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Per chi non lo sapesse si tratta proprio di una delle condizioni che spiega la presenza di un esopianeta in orbita, nel momento in cui questo passa vicino alla stella.

Ciò basterebbe a dimostrare la presenza di un esopianeta, ma il gruppo di scienziati è riuscito a fare ancora di più. Gli scienziati hanno infatti misurato la quantità di luce attenuata nel momento del passaggio del pianeta, ottenendo così una stima delle dimensioni del pianeta.

Dati i risultati riscontrati, stimati dagli scienziati come abbastanza interessanti, il gruppo di scienziati ha pensato bene di avvisare alcuni astronomi professionisti di loro conoscenza. Dopo circa 27 ore di osservazione gli astronomi, grazie alla strumentazione all’avanguardia di cui disponevano, sono riusciti a calcolare la massa dell’esopianeta.

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Tuttavia, per confermare l’orbita è necessario osservare un secondo transito. Per ora si sa solo che questo esopianeta dovrebbe essere 3 volte più massiccio di Giove e con pressoché lo stesso diametro.