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Preoccupano gli oceani, quello che sta accadendo sconvolge il mondo

Dati allarmanti: i pesci più grandi stanno sparendo, un cambiamento preoccupante negli oceani a cui gli scienziati non sanno dare risposta.

i pesci più grandi stanno sparendo, un cambiamento preoccupante negli oceani (foto da Pixabay)

Secondo gli ultimi dati, a sparire sarebbero i pesci più grandi, un cambiamento preoccupante negli oceani a cui gli scienziati non sanno dare risposta. Praticamente sono diminuiti i pesci di grosse dimensioni, a discapito di pesci di piccole dimensioni. Ciò significa che la catena alimentare ha subito una crepa, ma gli studiosi che studiano il fenomeno non sanno come interpretare tale cambiamento nell’ecosistema. Che effetti ci saranno? Nessuno lo sa.

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Certamente, il responsabile di tale cambiamento lo conosciamo tutti: l’uomo. Le azioni dell’uomo hanno inciso profondamente sulla fauna marina, mettendo in squilibrio l’intero Pianeta. Pesca scorretta, inquinamento, cambiamenti climatici, plastiche in mare, tutto contribuisce a distruggere l’habitat di animali e vegetazione. Gli effetti delle azioni umane sull’intero ecosistema degli oceani ancora non sono chiari, ma non si prevede nulla di buono per il futuro.

L’impatto dell’uomo sugli oceani, cambiamenti importanti

L’impatto dell’uomo sugli oceani, cambiamenti importanti (foto da Pixabay)

Uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances mette in evidenza l’impronta umana nel cambiamento dell’ecosistema marino. Praticamente stiamo cambiando le leggi della natura. Nella pubblicazione, si cita lo Spettro di Sheldon, ossia uno studio del 1972 del professor R.W. Sheldon, il quale trattava di biomassa acquatica. Sheldon aveva suddiviso ogni forma di vita marina in base alla sua grandezza, dai batteri fino alle balenottere azzurre.

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Secondo la teoria di Sheldon, la biomassa degli oceani è sempre costante: significa che ogni specie animale occupa lo stesso spazio. Se una balena occupa un determinato spazio in acqua, animali più piccoli sono distribuiti in quantità maggiori per occupare lo stesso spazio della balena. È un equilibrio imposto dalla natura: più gli animali sono piccoli e più sono in quantità, mentre più gli animali sono grandi e meno esemplari esistono. La cosa preoccupante, messa in risalto dalla recente ricerca guidata da Ian Hatton del Max Plank Institute, è che gli animali più grandi stanno sparendo.

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In questo modo si crea una frattura nell’ecosistema. Attraverso alcune simulazioni con sonde e radar, il team di ricercatori marini ha messo a confronto un ecosistema perfetto e uno inquinato. Lo Spettro di Sheldon è una teoria veritiera: in condizioni ideali, l’ecosistema è in equilibrio. Questo equilibrio però, a causa dell’inquinamento dell’uomo, è stato interrotto. Aumentano batteri e piccoli pesci e diminuiscono orche e balena, ad esempio. Non è un buon segno, anche se è ancora presto per verificarne gli effetti.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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