Fiori commestibili, sono questi quelli che daranno più gusto alle pietanze

I fiori non solo sono belli per ornare casa, ma possono essere utili anche in cucina, nella preparazione di gustose pietanze: vediamo quali sono i fiori commestibili migliori.

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Fiori essiccati per insaporire pietanze (Pixabay)

I fiori non solo sono belli per ornare casa, ma possono essere utili anche in cucina, nella preparazione di gustose pietanze: vediamo quali sono i fiori commestibili migliori. Buoni e capaci di dare un tocco di colore a ogni piatto cucinato, i fiori hanno anche numerose proprietà benefiche. I migliori chef del mondo, oggi, ne fanno ampio utilizzo, presentando ricette meravigliose al palato e, allo stesso tempo, belle da vedere.

I fiori commestibili, però, non sono certo una scoperta moderna, anzi, da millenni si utilizzano in cucina, dalla Cina all’antica Grecia. Di varietà commestibili, naturalmente, ne esistono diverse, alcune sono più piccanti, altre più amare. Tuttavia, sono assolutamente tutte quante salutari e ideali per la cucina. Ricchi di antiossidanti, di minerali e di vitamine, i fiori hanno proprietà rilassanti, sono poverissimi di calorie e hanno un gusto unico. Vediamo quali sono quelli commestibili, da provare subito.

Ricette particolari con i fiori commestibili, per pietanze eccezionali

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Torta con fiori (Pixabay)

Bisogna tener presente che non tutti i fiori si possono mangiare, perciò, mai fare di testa propria e non raccogliere fiori di cui non si conoscono le proprietà. Meglio informarsi prima di ogni mossa, perché esistono delle varietà che sono tossiche. Meglio affidarsi a negozi specializzati per l’acquisto dei fiori giusti, oppure controllare una lista affidabile. Come per la frutta, anche i fiori possono essere tratti con pesticidi e sostanze chimiche, perciò, anche in questo caso, bisogna fare attenzione.

Quando si cucinano, pistilli e stami devono essere rimossi, perciò si mangiano solo i petali. Il consiglio, comunque, è quello di aumentare piano piano le dosi, per essere sicuri di non avere allergie specifiche. I petali, ovviamente, devono essere sempre lavati per bene. Questi si mangiano sia freschi che canditi, cotti o sotto forma di olio essenziale. Se consumati freschi, questi mantengono inalterate le loro proprietà, e hanno persino un sapore più accentuato. Bisogna conservarli in frigorifero, avvolti in tovaglioli umidi e tenuti in un contenitore ermetico. In questo modo, possono durare anche quattro giorni.

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Se, invece, i fiori sono essiccati, si possono conservare in barattoli anche per diversi mesi. Generalmente, i fiori essiccati si usano per decorare piatti. In altri casi, i fiori essiccati vengono tritati e trasformati in polvere, usata come colorante. Si trovano anche sotto forma di idrolati, si possono usare per insaporire pietanze  e dolci, oppure come cosmetico per la cura della pelle. Se li acquistiamo in olio essenziale, basta spargere qualche goccia sul piatto, ma prima dobbiamo accertarci che l’olio essenziale sia anche per uso culinario. Inoltre, li possiamo candire, con acqua e zucchero, per un tocco dolciastro unico.

Proprietà salutari e una piccola lista dei migliori fiori da mangiare

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Waffle con frutti di bosco e fiori (Pixabay)

I petali dei fiori sono eccezionali per gli antipasti, oppure per arricchire contorni, come l’insalata, o da poggiare sui formaggi. Sono ottimi anche mescolati con la frittata, oppure per arricchire pesce e carne, ma anche zuppe e risotti. Sui dolci sono spettacolari, oppure per la preparazione di infusi, sciroppi e tisane. Di fiori commestibili ne esistono tantissimi, ognuno dei quali con le sue proprietà salutari. Tra i più conosciuti troviamo i fiori di bergamotto, dal sapore agrumato, ideale per preparare dolci oppure per accompagnare pesce e frutti di mare.

L’angelica ha un sapore più accentuato, si usa per preparare liquori, dolci e insalate, ed è ottima per aiutare la digestione. Sconsigliata però per le donne in gravidanza. La calendula è meravigliosa, dal sapore leggiadro, oppure la camomilla, dalle proprietà calmanti e lenitive. Il crisantemo e il dente di leone, invece, hanno un sapore più amaro che si abbina a piatti a base di pesce, insalate a cibo salato.

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L’erba cipollina ha un sapore particolare che ricorda quello dell’aglio, solitamente si mangia fresca, stessa cosa il fiordaliso, che accompagna dolci e insalate. Gelsomino, girasole e fiori di bosco sono ideali per il dessert. La lavanda, dal suo sapore fresco e inebriante, insaporisce bene la carne, il pesce e i gelati. Margherita, malva, menta sono rinfrescanti, hanno proprietà diuretiche e antinfiammatorie. E poi troviamo la mimosa, la rosa, il sambuco, ideali per condire risotti, fare marmellate e crostate.