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Giardinaggio

Limone in vaso: è questa la tecnica corretta per curarlo, diversamente lo perderai

Vediamo qual è il segreto per curare la pianta da limone in vaso, proteggerla dal sole e fare in modo che sia forte e rigogliosa: la tecnica corretta.

Ragazza sorridente cura i limoni (Pexels)

Vediamo qual è il segreto per curare la pianta da limone in vaso, proteggerla dal sole e fare in modo che sia forte e rigogliosa: la tecnica corretta. Il limone è un albero delicato e che ha bisogno di cure specifiche in base alla stagione. Se curata bene, la pianta di limone permetterà di produrre fino a 800 limoni all’anno. Una vera e propria ricchezza, considerando il prezzo dei limoni!

In primavera è opportuno seguire alcuni accorgimenti per fare in modo che la pianta si prepari all’arrivo dell’estate. Per prima cosa occorre procurarsi un buon concime adatto a questo tipo di pianta. Il limone ha bisogno sicuramente di potassio e fosforo. Quindi è importante che la scelta del concime ricada su quello che contiene una buona quantità di queste due sostanze. Si può pensare sia a un concime chimico che a un concime naturale.

La cura per la pianta di limone, la tecnica essenziale

Albero di limoni (Pexels)

Se si vuole optare per un concime naturale, si può utilizzare un macerato di bucce di banana e fondi di caffè. Le banane, infatti, in particolare le bucce, sono ricche di potassio. Per essere sicuri del composto fai da te da preparare, si può chiedere consiglio ai vivaisti o qualche consorzio specifico. Per quanto riguarda l’acqua invece, nella stagione invernale di solito la pianta non ha bisogno di un’elevata quantità.

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In primavera invece, è opportuno aumentare la dose di acqua affinché i limoni possano crescere adeguatamente. Basta, di solito, annaffiare una volta a settimana, abbondantemente. Se però la pianta è in vaso, dipende molto da quanto è asciutto il terreno. Per cui, in questo caso, potrebbe servire irrigare anche un paio di volte a settimana. Si consiglia comunque di eseguire questa operazione durante le ore più fresche del giorno.

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Irrigando al mattino presto o durate la sera, l’acqua non evapora subito e la pianta ha il tempo di assorbirla. In questa stagione, piena primavera, occorre poi spostare la pianta al sole. La pianta deve essere esposta almeno quattro ore al giorno sotti i raggi di sole, in modo tale che i frutti abbiano una polpa succosa. Infine, due mesi dopo la fioritura è importante effettuare una buona potatura che dia energia alla pianta e che la alleggerisca.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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