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Il nostro pianeta è arrivato all’ebollizione. Il report dell’istituto di Stoccolma

Il recente report di Stoccolma sul clima è drammatico, il nostro pianeta ha raggiunto lo stato di ebollizione che cambierà tutto.

Il nostro pianeta dallo spazio (Pixabay)

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Il recente report di Stoccolma sul clima è drammatico, il nostro pianeta ha raggiunto lo stato di ebollizione che cambierà tutto. Significa che, per adeguarci ai cambiamenti di temperature, dovremo adottare un nuovo stile di vita e ridefinire la nostra quotidianità. Saremo costretti anche a fare molte rinunce. Se continuiamo così, il processo di distruzione del mondo sarà irreversibile.

Il report Unlocking a better future, elaborato dallo Stockholm Environment Institute (SEI) non lascia dubbi. Il surriscaldamento globale insiste ogni anno con maggiore forza. Lo testimonia il mese di maggio di questo 2022, tra i più caldi degli ultimi cinque decenni. Il report è stato mostrato durante la conferenza delle Nazioni Unite, Stoccolma 50.

Ebollizione del pianeta, cosa comporta, come agire

innalzamento delle temperature (Pixabay)

Sono trascorsi 50 anni dalla prima conferenza delle Nazioni Unite proprio in merito al cambiamento ambientale. Era il 1972 e già in quell’occasione, i Paesi aderenti avevano scelto di agire per fermare l’inquinamento e il surriscaldamento del pianeta. Cosa è stato fatto in 50 anni? Ben poco. La Terra sta soffrendo e tutti gli esseri viventi con essa. Dovremo trasformare il nostro stile di vita, il clima ci metterà a dura prova, sempre di più.

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Tutti noi, proprio adesso che siamo più consapevoli dei cambiamenti, dobbiamo agire. Corriamo tutti un grosso pericolo, il report di Stoccolma 50 mette in guardia dalla catastrofe imminente. Tuttavia, ci sono alcune azioni che ogni Nazione è tenuta a fare. La prima è non utilizzare più il PIL come indice di ricchezza e di progresso economico, ma badare ad altro, come la qualità di vita e la distribuzione della ricchezza in modo equo.

Attuare continue campagne di sensibilizzazione ecosostenibile, abituare tutti i bambini a crescere con questa consapevolezza. Puntare sull’educazione civica e sul rapporto tra uomo e natura. Trasformare le città, adeguandole al territorio, costruendo aree verdi nei centri e superando il concetto di cementificazione. Infine, puntare sull’amore e sul rispetto di tutti gli animali, a cominciare dalla promozione insistente di diete vegetariane.

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Tutto quello che il report presentato qualche giorno fa chiede alle Nazioni Unite è di fare di più per affrontare la crisi climatica. Occorre tutelare maggiormente l’ambiente, punire severamente coloro che inquinano, adottare nuove misure green in ogni settore. Insomma, ogni Paese deve aggiornarsi sul serio, rivoluzionando tutto, partendo dall’educazione scolastica e su numerose iniziative.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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