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Green

Possibilità di vita e inquinamento atmosferico. L’università di Chicago pubblica uno studio preoccupante

L’università di Chicago ha pubblicato uno studio preoccupante sull’inquinamento atmosferico, colpevole di ridurre la possibilità di vita dell’uomo.

Smog sulla città (Pixabay)

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L’università di Chicago ha pubblicato uno studio preoccupante sull’inquinamento atmosferico, colpevole di ridurre la possibilità di vita dell’uomo. Speranze di vita ridotte di 2,2 anni di media, un problema addirittura più rischioso del fumo di sigaretta. Ma, a differenza delle sigarette, che possono essere evitate, dallo smog nessuno ha scampo.

Il fumo delle sigarette, ad esempio, riduce la speranza di vita di 2 anni, in media. Questi sono gli allarmanti dati forniti dall’Energy Policy Institute dell’università di Chicago. Ma non solo, quasi la totalità della popolazione vive in luoghi contaminati e poco salubri. Significa che nessuno si salva dai danni dovuti all’inquinamento. E, cosa ancor più grave, significa che esistono ormai pochissimi luoghi incontaminati.

Inquinamento atmosferico, i dati allarmanti sulla nostra vita

Industria che spara fumi (Pixabay

I dati raccolti sulla qualità di aria sono agghiaccianti. Praticamente, si superano i limiti di inquinamento ovunque. I limiti imposti dall’OMS sono stati superati in ogni angolo del pianeta. Lo smog causa più morti delle sigarette e dell’alcool. Il 60% delle polveri tossiche deriva dalla lavorazione dei combustibili fossili, per questo motivo occorre eliminare l’utilizzo dei combustibili fossili e favorire la transizione green.

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Se cominciamo a sfruttare le energie rinnovabili e sostenibili, sia il pianeta che tutti gli esseri viventi vivranno più a lungo. Purtroppo, però, i dati raccolti da team guidato dal professore Michael Greenstone, dicono altro. L’inquinamento, infatti, non è diminuito nemmeno durante la pandemia che ha bloccato le fabbriche di tutto il mondo, anzi. Ad esempio, nonostante i lockdown, in Asia meridionale, l’inquinamento è addirittura cresciuto soprattutto in India, Pakistan, Bangladesh e Nepal.

Oggi, le aspettative di vita, su una media mondiale, sono di 72 anni. Se l’aria fosse meno inquinata e più pulita, le aspettative crescerebbero fino ai 74,2 anni di media. Pochi anni ma che fanno decisamente la differenza. L’inquinamento da particolato è una delle minacce più gravi per la nostra salute. Eppure, che cosa si sta facendo? Ben poco, nonostante le limitazioni imposte e le direttive sulla transizione ecologica.

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Inoltre, la guerra in Europa sta rallentando tutto. L’inquinamento atmosferico è un pericolo per tutti. Il fatto è anche che siamo troppi nel mondo, e la crescita non accenna a rallentare. Il sovraffollamento del pianeta è un danno di cui si parla pochissimo, ma è la causa principale dei disastri che stiamo vivendo, dalla crisi energetica a quella climatica, fino all’esaurimento di ogni risorsa primaria.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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