Vuoi un bonsai ma non sai come scegliere il migliore? Ecco alcuni consigli che ti aiuteranno nella scelta e nella coltivazione di questa pianta.
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Una delle piante più intriganti della storia è senza ombra di dubbio il bonsai. Coltivati sin dal VI secolo dopo Cristo, questi alberi in miniatura sono stati coltivati inizialmente da delle popolazioni nomadi di origine mongola, che all’epoca abitavano la Cina.
I bonsai vengono realizzati grazie a questa antichissima pratica di miniaturizzazione di alberi presenti in natura. Il tutto è possibile grazie ad una accurata e particolare potatura dei germogli della pianta, costringendola a vivere in un piccolo vaso, dove questa non ha possibilità di far crescere le sue radici.
Oggi i bonsai sono diffusi in tutto il mondo per via della facilità con cui si possono coltivare in casa. Perfetti come soprammobili più che originali, i bonsai sono perfetti per la vita in appartamento. C’è solo l’imbarazzo della scelta per quante specie ne esistono ed oggi vedremo come scegliere la migliore e come coltivarla.
Come scegliere il bonsai perfetto e come prendersene cura
Di bonsai ne esistono tantissime specie poiché, come abbiamo accennato in precedenza, praticamente qualsiasi albero può divenire un bonsai. Tuttavia, ne esistono alcuni più indicati di altri per via della loro estetica ma soprattutto della semplicità con cui possono essere coltivati.
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Uno dei più diffusi è l’olmo Zelkova, un bonsai davvero semplice da mantenere grazie alla sua nota resistenza. E’ un albero sempreverde ma, se tenuto all’esterno, durante l’autunno e l’inverno potrebbe perdere le foglie, proprio come un normale olmo.
Un altro estremamente particolare per via della sua colorazione è l’acero rosso. Il bonsai di acero rosso è quel che si può definire una pianta scenografica per via delle sue foglie che crescendo diventano verdi.
Per potersi prendere cura di queste particolari piante servono anche i giusti strumenti. Ad esempio, le forbici per tagliare le radici ed i rami che devono essere di una dimensione più contenuta rispetto a delle normali forbici da cucina.
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O ancora, c’è la pinza a taglio sferico, una particolare pinza che evita che dopo il taglio di un ramo si possa creare una protuberanza post cicatrizzazione.