Scuola stampata in 3D per i paesi in via di sviluppo. La rivoluzione carbon-free è iniziata

La scuola 3D è stata realizzata senza particolari supporti in sole 18 ore. La mattina dopo, i bambini sono arrivati per fare lezione.

scuola 3d come funziona
(Ian Ingalula – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Realizzare una scuola usando una stampante gigante per il 3D in 18 ore. È questa la sfida vinta da un team di volontari locali in un Paese in via di sviluppo dell’Africa, che è riuscito nell’impresa di dare un luogo dove studiare ai bambini dalla sera alla mattina.

In più, tutto questo si ottiene carbon-free, cioè senza immettere grandi quantità di carbonio nell’atmosfera. Infatti, con una realizzazione tradizionale tutto questo non sarebbe stato possibile, ma l’uso della stampa con questa modalità ha permesso di ottenere anche questo riscontro immediato e sostenibile per l’ambiente.

Come nasce il progetto? La scuola ha una sola classe, ma ha tutto quello che serve per studiare. L’idea parte dal diritto all’istruzione di tanti bambini, che non possono andare altrove, perché non ci sono le strutture adeguate. L’impronta di carbonio è stata ridotta così del 70%.

Scuola 3D, dove e come è stata realizzata per garantire il diritto allo studio

scola 3d caratteristiche
(AkshayaPatra Foundation – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La corsa alla solidarietà per la nuova scuola 3D ha coinvolto tutti. Gli artigiani locali hanno fornito porte, finestre, banchi e lavagne, in modo che l’attività didattica potesse cominciare subito dopo la costruzione. La stanza è diventata così una vera aula, attrezzata con il minimo indispensabile.

Dove si trova questa straordinaria realtà? Da Google Maps si può notare Salima, in Malawi. Si tratta di un piccolo centro di questo Paese emergente africano, ma in realtà abitano qui circa 38mila persone.

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Secondo l’Unicef, al Paese mancherebbero circa 36mila classi per poter far fronte all’esigenza dei piccoli che abitano qui. Purtroppo per loro non ci sono scuole, anche non attrezzate, per dare una speranza di futuro. Così, nasce l’idea di pensare a una piccola aula almeno per i piccoli di Salima.

Se si dovesse usare il metodo tradizionale per erigere questi edifici di pubblica utilità, sarebbero necessari 70 anni. In questo modo, invece, si potrebbero ottenere molte più scuole in meno tempo, e anche con un impatto ambientale davvero basso.

Le scuole 3D non sono l’unico progetto dell’associazione di artigiani 14Trees. Infatti, l’ente si occupa anche di realizzare case e altri edifici che poi restano nel tessuto sociale della comunità e donano speranza a tante persone.

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La stessa associazione ha dichiarato che – semplicemente lasciandola lavorare – sarebbe in grado di risolvere il problema in soli 10 anni. L’impatto ambientale non si riduce solo con le emissioni di carbonio. Infatti, i materiali necessari sono minori, la manodopera edilizia è ridotta al minimo e i costi, di conseguenza, sono più sostenibili.