Tonno in scatola pieno di mercurio? Scopriamo cosa ci dicono gli studi

Tonno in scatola, quanto mercurio c’è? Vediamo se questa soluzione molto pratica è anche salutare per l’organismo. Rispondono gli esperti

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Tonno in scatola (Pinterest)

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L’alimentazione è la base della nostra esistenza senza la quale non potremmo sopravvivere, ma allo stesso tempo anche la regina della nostra salute perché mangiare bene significa stare bene. Ecco perché cerchiamo di avere sempre il meglio per le nostre tavole evitando cibi non sicuri e dirigendoci sempre di più verso il cibo biologico.

Di certo il pesce è un alimento essenziale per la nostra dieta. Tra le tante varietà il tonno è quello che in lista non manca mai, fresco ma soprattutto in scatola. Ma è davvero sicuro? È questa la domanda che in molti si fanno avendo paura che il pesce possa contenere del mercurio, metallo pesante nocivo per la nostra salute in quanto causa di effetti molto negativi. Ma qual è la verità? Ci pensano gli studi a spiegare come stanno veramente le cose.

Tonno in scatola, c’è del mercurio? La risposta degli esperti

Tonno scatola piatto mercurio
Tonno in scatola nel piatto

Il mercurio è un metallo dal quale dovremmo restare lontani. Alte concentrazioni scatenano seri problemi di salute, in particolare al cervello e al cuore. E se da un lato il pesce è fortemente raccomandato per tutti, anche per chi ha specifiche patologie, per via della quantità di proteine, acidi grassi ed omega-3, dall’altro non mancano mai i dubbi sulla sicurezza dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole.

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Tra gli aspetti che preoccupano i consumatori ci sono proprio le concentrazioni di mercurio, in particolare il metilmercurio che viene assorbito facilmente dall’uomo e che rappresenta una delle forme più tossiche per l’organismo. Si accumula nei globuli rossi ed entra in circolo nel sangue. Molto pericoloso è per le donne in gravidanza in quanto il metallo riesce a contaminare anche il latte.

I dati sull’Italia non sono confortanti, in quanto il nostro Paese risulta essere il primo a livello europeo per la contaminazione da mercurio del pesce. Come comportarsi dunque con l’acquisto? Secondo gli esperti è meglio scegliere quelle specie come orata, branzino, sogliola, trota o salmone che sono tra le meno contaminate.

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E per il pesce in scatola ed in particolare il tonno? Secondo gli studiosi non è mai la scelta migliore, forse pratica ma non salutare in quanto rappresenta una fonte con alta concentrazione di mercurio, non solo perché la scatoletta già lo contiene ma anche perché il tonno è uno dei pesci più contaminati.