Erba del prato, come riciclarla una volta tagliata

Se hai un giardino e tagli regolarmente l’erba, non buttarla: puoi riutilizzarla producendo un ottimo fertilizzante naturale

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Tosaerba (Foto di Ulrike Mai-Pixabay)

In estate, per chi ha un girdino, tagliare l’erba rientra nelle “faccende domestiche” di routine. C’è chi mantiene il prato con l’erba molto corta, all’inglese, per intenderci. C’è chi la taglia quando ha raggiunto parecchi centimetri di altezza e, quindi, deve obbligatoriamente raccoglierla.

Se, infatti, si sceglie di tosarla spesso, oppure si utilizza il robot che fa tutto solo, allora la quastione non si pone. L’erba rimane sul prato, sminuzzata, e funge da fertilizzante, rilasciando preziosi minerali e nutrendo, così, in modo naturale, il nostro giardino.

Ci sono diversi modi per reciclare l’erba tagliata: vediamone alcuni.

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Prato d’erba (Foto di Salyasin-Pixabay )

Se non vogliamo riempire sacchi e trasportarli alla discarica cittadina, possiamo scegliere il reciclo. L’erba che tagliamo, infatti, può essere facilmente reciclata. Può essere un ottimo mangime, se abbiamo coniglietti o porcellini d’india. Ha un ottimo apporto proteico per i nostri piccoli amici.

Può essere sminuzzata utilizzando un tagliaerba, o uno strumento particolare che impiega il sistema di mulching. Si tratta di un tagliaerba specifico, dotato di speciali lame e di una camera da taglio. L’erba rimane in sospensione all’interno della camera fino a quando non è completamente sminuzzata.

Con la tecnica mulching, l’erba si decompone velocemente e si distribuisce subito sul prato. In questo caso dobbiamo avere l’accortezza di falciare il prato quando l’erba è completamente asciutta. Si eviterà, così, la formazione di feltro, che potrebbe portare alla proliferazione di batteri ed insetti.

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La tecnica mulching, oltre a richiedere l’acquisto di un particolare tosaerba, è consigliabile sceglierla quando il nostro giardino ha dimensioni importanti. E’ diffusa, in particolare, negli Stati Uniti e in Nord Europa, dove i terreni hanno superfici estese, e la raccolta e lo smaltimento dell’erba tagliata potrebbe risultare difficoltosa.

Altro metodo più semplice e diffuso è quello della pacciamatura. Si stende uno strato di 5 centimetri circa di erba tagliata intorno alle piante. Così eviteremo che intorno al tronco crescano erbacce indesiderate.

E’ una tecnica molto utile anche in inverno, per isolare le radici e mantenerle al caldo. Il tappeto che si forma intorno alle radici del tronco, eviterà di fare evaporare velocemente l’acqua dal suolo. In caso di pioggia, protegge il terreno da eventuali fenomeni di erosione.

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Reciclare l’erba tagliata del nostro giardino può aiutarci anche a risparmiare qualche soldo. Se ci muniamo di un piccolo composter, potremo trasformarla in un fertilizzante naturale. Il compost si trasforma grazie alla bio-ossidazione e all’umificazione dei residui erbosi, che, uniti ad altre materie organiche, producono concime organico.

Se scegliamo di reciclare utilizzando il composter, è necessario seguire la trasformazione del nostro compost da vicino. Potrebbero, infatti, insorgere fastidiosi odori o arrivare insetti poco graditi. L’erba va aggiunta nel composter soltanto dopo averla mischiata a foglie secche ben triturate.