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Giardinaggio

Pesco nettarino, tutti i segreti sulla coltivazione

Hai mai sentito parlare del pesco nettarino? Ecco tutto quello da sapere sul suo conto e su come coltivarlo.

Pesche nettarine – Foto da Pixabay

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Le pesche sono tra i frutti più amati da grandi e piccini. Il loro gusto unico e dolciastro le rende appetitose e gustose anche ai più esigenti, ma non tutte le pesche sono uguali tra loro

Esistono tantissime varietà diverse di pesche ed una delle più dolci da gustare è la pesca nettarina. Questo delizioso frutto viene colto dal suo albero, il pesco nettarino, una piante coltivabile anche nel proprio giardino o in un vaso.

In natura il pesco nettarino può raggiungere anche i 6 metri di altezza, dimensioni che non vengono raggiunte quando lo si coltiva in vaso. Oltre a produrre dei frutti deliziosi, questo albero è anche una perfetta pianta ornamentale, grazie ai bellissimi fiori che offre alla nostra vista durante la primavera.

Vediamo allora come poter coltivare al meglio questo bellissimo albero, così da poter avere delle pesche nettarine sempre a nostra disposizione.

Come coltivare un pesco nettarino

Albero di pesche nettarine – Foto da Pixabay

Il pesco nettarino è un ottimo albero da frutta da coltivare nel propio giardino o sul proprio balcone, ma come tutti gli altri da frutto anche lui necessita di determinate condizioni ideali per vivere bene ed in salute.

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In primo luogo, questo tipo di pesco necessita di un habitat caratterizzato da una temperatura media compresa tra i -12 ed i 35 gradi. Al di sopra ed al di sotto di queste temperature, questo albero fa molta fatica a sopravvivere a causa degli sbalzi di temperatura e delle improvvise gelate che lo mettono in seria difficoltà.

Un altro fattore da considerare è il terriccio. Questa pianta necessita di un terriccio ben drenato come ad esempio un terreno siliceo-argilloso. Evitate quindi dei terricci che risultino compatti, poiché potrebbero diventare troppo secchi o troppo bagnati.

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Per quanto riguarda l’annaffiatura, il pesco nettarino può essere annaffiato circa 2-3 volte a settimana, purché nell’intera settimana riesca a ricevere almeno 25 litri d’acqua.

 

Federica Pichierri

Classe 1994, nata a Bari. Sono una studentessa di Fisica poiché da sempre ho una passione per la scienza e la medicina. L’altra mia passione che non mi ha mai abbandonata è stata quella della scrittura, motivo per cui il mio obiettivo sarebbe quello un giorno di poter scrivere di scienza. Amo viaggiare e scoprire la cultura culinaria dei posti che visito e mi piacerebbe trasformare queste mie passioni in lavoro.

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