Carta forno oleata, dove la butti? Occhio se è sporca o pulita

Dopo aver cotto un alimento nel forno con la carta forno oleata, questa deve essere buttata. Ma qual è il secchione giusto? Ecco la risposta

bidone corretto gettare carta forno
Carta forno (Foto Pixabay – Modifica Orizzontenergia.it)

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Chi ama cucinare conosce molto bene la carta forno. Ovvero una carta impermeabile che consente la cottura nel forno senza dover aggiungere altri grassi. Merito della sua composizione che permette al cibo di non attaccarsi alla teglia. Altra caratteristica è la capacità di resistere  fino a 220 gradi senza bruciarsi o rilasciare sostanze pericolose. Ma una volta utilizzata dove bisogna buttarla?

Dove buttare la carta forno

dove buttare carta forno
Biscotti su carta forno (Foto di Ulrike Mai da Pixabay)
Trattandosi di un prodotto di largo utilizzo, l’interrogativo di dove deve essere buttata la carta forno è normale. Anche perché bisogna fare una distinzione tra quella sporca e quella pulita. Questa si tratta di una carta rivestita in gomma siliconica o in alternativa è trattata da agenti chimici, come l’acido solforico. Si tratta sempre e comunque di trattamenti permessi dalla legge e dai regolamenti europei.

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Quella sporca e dunque già utilizzata non deve essere gettata nella carta. Infatti questa, essendo chimicamente trattata e rivestita con sostanze non naturali deve essere buttata nell’indifferenziato secco. Ma è importante fare attenzione a quello che viene riportato sull’etichetta. Infatti ne esistono alcune non sbiancante e compostabili. In questo caso caso devono essere buttate nell’organico umido. Lo stesso discorso vale per la carta da forno pulita.

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Come detto poche righe sopra esistono in commercio alcune carte forno compostabili. Ma è bene ricordare che di norma questa non si può differenziare nell’umido. Infatti è bene sapere che quella tradizionale bianca non è biodegradabile. Le uniche davvero compostabile hanno la scritta “compostabile” sulla confezione. Per queste, come quelle precedenti, non esiste una regola di produzione. E l’unica differenza è solo tra quelle compostabile e quella biodegradabili realizzate con l’utilizzo di fibre di cellulosa di legnami sostenibili, non sbiancate chimicamente. E proprio per questo il loro colore non sarà bianco ma marroncino.