Lentisco, come coltivarlo nel modo giusto: i consigli dell’esperto

Il lentisco è una pianta selvatica tipica della macchia mediterranea, ma potresti coltivarla anche nel tuo giardino

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Pistacia lentiscus o Lentisco (Pinterest)

Il lentisco è una pianta sempreverde e perenne. Appartiene alla Famiglia delle Anacardiaceae. E’ un arbusto tipico della macchia mediterranea. Possiamo trovarlo soprattutto nelle zone costiere, come la Liguria, lungo l’Adriatico, e sulle isole. Ama il calore del sole e poca acqua.

L’origine del suo nome sembra derivare dal greco pistákion, che ha una certa assonanza con il persiano pistáh, cioè ricco di farina. Lentiscus ha derivazione latina e identifica semplicemente la specie a cui appartiene.

Coltivare il lentisco è semplice, basta seguire alcuni consigli

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Bacche di lentisco (Pinterest)

Sembra che il lentisco fosse consacrato a Dictynna, una divinità appartenente al culto di Creta. Dea della fertilità, della prosperità e delle acque, identificata da alcune fonti come una Ninfa di Artemide.

La pianta è conosciuta da tempi remoti, grazie alle sue innumerevoli proprietà medicamentose, tanto che era anche conosciuta con vari nomi popolari, tra cui si ricordano: frasca, stincu, màcchia, macchiòne.

Utilizzavano la pianta in tutte le sue parti. I frutti maturi, frantumati e bolliti, servivano per produrre olio commestibile. Lo utilizzavano in cucina per cucinare, in alternativa all’olio d’oliva, a quei tempi molto costoso e riservato alle persone aristocratiche o ricche.

Le foglie venivano impiegate come tintura, per colorare i tessuti di giallo, e le cime per aromatizzare l’acqua di conservazione delle olive. L’infuso aveva proprietà astringenti. Erano usate anche per la concia delle pelli, che venivano poi ammorbidite con l’olio.

Il decotto del legno curava i reumatismi, le affezioni e i calcoli urinari, e come depurativo del sangue, mentre i frutti servivano, già in epoca romana, per aromatizzare le carni. Con le ceneri della legna, le donne lavavano il bucato a mano.

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Dalle foglie e dai frutti si estrae anche un olio essenziale conosciuto per le sue proprietà aromatiche. Non solo, è anche decongestionante venoso, linfatico, prostatico, è indicato per ogni tipo di rigonfiamento, favorisce la circolazione venosa e linfatica.

E’ una pianta semplice da coltivare e curare anche nel nostro giardino. Dobbiamo scegliere un luogo soleggiato, perchè il lentisco ama il calore del sole. Vive tranquillamente anche in inverno, va spostato o riparato, se le temperature tendono a scendere sotto i 10°.

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La sua posizione ideale è quella posta a Sud. Non necessita di annaffiature abbondanti. Anche durante l’estate, nei momenti di particolare siccità e calore, possiamo dare l’acqua ogni 15 – 20 giorni. Non ama i ristagni, quindi il terreno deve essere ben drenato.

E’ una pianta adattogena, cresce anche in terreni poveri e rocciosi. In giardino, però, poichè la terra è più ricca, si sviluppa più velocemente. E’ sufficiente, in autunno, aiutarla con del concime organico naturale e maturo, da interrare ai piedi del lentisco.