Filodendro, come curare la pianta alla quale piace arrampicarsi

Il filodendro è una pianta bella e affascinante, capace di arredare con eleganza la nostra abitazione, ma che necessita delle giuste cure.

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Pianta da arredamento (Pixabay)

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Appartenente alla famiglia delle Aracee, il filodendro è una delle piante da appartamento più diffuse e amate. Esistono tantissime specie di filodendro, gran parte delle quali è originaria dell’America meridionale. Negli appartamenti vanno tantissimo le varietà rampicanti e quelle a fusto eretto. In ogni caso, si tratta di piante bellissime, che necessitano di alcune accortezze.

Per crescere sane e veloci, queste piante hanno bisogno di particolari cure. Il filodendro è una pianta resistente, ma ha delle esigenze, come ad esempio la giusta illuminazione, la corretta temperatura, la pulizia delle foglie, le irrigazioni, e molto altro ancora. Come fare per curarlo ed evitare che le foglie si secchino? Basta seguire qualche piccolo consiglio.

Le cure necessarie per far crescere bene il filodendro

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La bella foglia del filodendro (Pixabay)

L’illuminazione è fondamentale per il filodendro, anche se la maggior parte delle sue varietà non tollera la luce diretta del sole. Il consiglio, quindi, è quello di posizionare la pianta in un ambiente pieno di luce, ma non sotto i raggi diretti del sole. Meglio evitare di metterlo davanti alla finestra o in balcone, perché in estate, a causa del gran caldo e del sole cocente, si brucia.

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Anche la temperatura è importante, la pianta soffre a temperature basse, sotto i 15°, ma se tenuta in caso non dovrebbero esserci problemi. Gradisce, invece, un clima mite, sui 20°. Per quanto riguarda il terreno, invece, questo deve essere ricco di sostanze nutrienti e di sostanze organiche, nonché deve essere composto di torba, terriccio e foglie di faggio. Sul fondo del vaso meglio applicare ciottoli, sassi o argilla espansa, in modo tale da favorire il drenaggio dell’acqua.

Le cure essenziali per il filodendro

Le irrigazioni devono essere regolari, ma bisogna annaffiare solo quando il terreno è asciutto. Meglio evitare di inzuppare la terra, perché potrebbe far marcire le radici. La pulizia della pianta è fondamentale. Le foglie, essendo gradi, raccolgono tanta polvere e sporcizia. Bisogna pulirle, nebulizzando acqua, soprattutto se fa tanto caldo. Inoltre, per evitare l’attacco degli insetti, meglio passare dell’ovatta, imbevuta di acqua e sapone neutro, massaggiando delicatamente le foglie.

Dunque, si risciacqua e si asciuga con un panno pulito. Questa operazione evita l’invasione dei parassiti. Ogni tre settimane, in primavera e in estate, bisogna versare concime liquido, ricco di azoto, da mescolare con l’acqua. Le potature non sono necessarie, si effettuano solo se una foglia è troppo invasa da parassiti o ha una malattia che ne compromette la crescita.

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Il rinvaso si effettua tra febbraio e marzo, quando la pianta raggiunge un’altezza di mezzo metro, e si inserisce terriccio nuovo. A questo punto, meglio inserire tutori per sostenere gli steli e aiutarli a stendersi verso l’alto. Se le foglie ingialliscono e si accartocciano, probabilmente è un problema di parassiti (per questo motivo la pulizia delle foglie è importantissima), oppure di troppa esposizione alla luce.