OGM e prodotti bio, è questa la differenza sostanziale

Frutta e verdura bio o ogm, come è possibile capire se stiamo acquistando prodotti sani e gustosi o modificati geneticamente

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Esperimenti OGM (Foto di Photo Mix-Pixabay)

La discussione sui prodotti geneticamente modificati si è aperta molti anni fà. Si era arrivati a modificare alcuni alimenti, perchè potessero resistere a determinati climi o, ad alcuni parassiti, o ancora, più semplicemente, aumentare il livello di produttività.

In realtà, le prove di manipolazione sono continuate indisturbate, e, oggi, è possibile che anche noi occidentali, portiamo in tavola prodotti ogm senza esserne consapevoli fino in fondo. Tuttavia esistono normative europee molto severe a riguardo, proprio per tutelare la salute dei cittadini.

La differenza sostanziale tra bio e ogm

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Biologico (Foto di Clker-Free-Vector-Images-Pixabay)

Prodotti ogm sono già in commercio da molto tempo nei supermercati italiani. All’estero, infatti, le coltivazioni di mais e soia, sono, per la maggior parte, geneticamente modificati. In particolare, li troviamo nella lavorazione dei loro derivati, quali olio, lecitina, farina, amido.

In Europa, tuttavia, è vietata la produzione ogm in pieno campo, ma è permessa quella sperimentale per la soia, il mais, il radicchio, la colza e il tabacco, già a partire da prima del 1995. Ma qual’è il significato della sigla OGM?

Letteralmente significa organismo geneticamente modificato. Il corredo genetico di alcuni prodotti, viene alterato per resistere a determinati fattori che, secondo l’uomo, rappresenterebbero un limite alla coltivazione di una determinata pianta.

Perchè i prodotti possano essere commercializzati, è necessario che l’Unione Europea ne dia una specifica autorizzazione. Questo perchè l’utilizzo di determinate sostanze deve essere controllato. Sono, tuttavia, permessi nella produzione dei mangimi degli animali da allevamento.

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I prodotti biologici, al contrario, secondo le linee guida dell’Associazione italiana per l’agricoltura biologica, sono tutti quegli alimenti coltivati che ammettono soltanto l’uso di sostanze naturali.

Sia nell’agricoltura che nell’allevamento biologico, non vanno utilizzati mangimi, insetticidi, concimi, diserbanti chimici. Inoltre, le risorse della natura, quali l’acqua e il suolo, devono essere utilizzate con moderazione e sapienza, nel massimo rispetto dei cicli biologici dei prodotti e degli animali.

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L’obiettivo che si prefissa chi sceglie di seguire i ritmi della natura, è quello di fornire un prodotto sano e naturale, e favorire, contemporaneamente, la bio-diversità. Rispettare i prodotti che hanno fatto parte della nostra cultura da secoli, è un punto fermo di chi sceglie il biologico.

Se per i prodotti ogm esistono regole a livello europeo, nel bio, esistono associazioni ed enti certificatori che regolano il mercato. Nel secondo caso, è più importante l’onestà di chi sceglie di lavorare la terra rispettandola, scegliendo di non coltivare campi che confinano con chi usa sostanze modificate, e sementi che non siano modificate già in origine.