Vivere di energia rinnovabile, è possibile? Scopriamolo insieme

Si parla molto in questo ultimo periodo di energia rinnovabile, ma è davvero possibile vivere solo con questa?

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Pannelli solari (Foto di Photo Mix-Pixabay)

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Investire su fonti rinnovabili sarebbe un importante passo avanti per l’impatto ambientale. Ci renderebbe inoltre, più indipendenti dagli altri paesi per la produzione di energia. Il 77% del nostro fabbisogno, nel 2021, proveniva dall’estero. Il 96% del gas veniva importato  da altri Paesi, soprattutto dalla Russia.

Il metano si è diffuso molto negli ultimi anni perché è una fonte meno inquinante rispetto al petrolio ed al carbone. Lo utilizziamo principalmente per il riscaldamento, ma anche per l’acqua calda, i fornelli. e a volte anche le automobili. Nonostante tutto resta un combustibile fossile anche se migliore di altri.

Possiamo vivere con le sole energie rinnovabili? Vediamo

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Sistema di fotovoltaico (Foto di Photo Mix-Pixabay)

Cercare l’alternativa a fonti di energia rinnovabile diventa sempre più pressante. Oggi la loro produzione copre il 17% del fabbisogno globale, rispetto al 5% degli anni 2000. Tra il 2011 e il 2014 è stato il periodo in cui c’è stato un maggiore sviluppo nel settore, dopodiché si è fermato.

Nel 2011 l’Italia era al primo posto per  il fotovoltaico installato. Sicuramente potremmo fare molto di più. Idealmente dovremmo usare le rinnovabili come fonte primaria e il metano come fonte secondaria.

Alcune società energetiche hanno confermato che abbiamo spazio in abbondanza per nuovi impianti. Per esempio sfruttando piccole zone agricole non utilizzate, potremmo usufruire di 73 milioni di kwatt in più di energia.

Con i finanziamenti del PNRR. l’obiettivo è quello di inquinare meno certamente, ma anche portare la nostra indipendenza energetica al di sopra del 50%. Il piano europeo, green deal, mira a ridurre del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030 ed azzerarle entro il 2050.

Allora perché non abbandonare il gas? Sostituirlo richiede tempo. Problemi tecnici, burocratici, la tutela del paesaggio, dei beni culturali, lo stoccaggio, sono tutti aspetti che vanno affrontati concretamente.

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Vediamo come è la situazione energetica attuale. In Italia comunque non mancano il sole, l’acqua ed il vento. L’energia idroelettrica delle centrali che sfruttano le pendenze delle Alpi, copriva il 90% delle rinnovabili in Italia,oggi il 40%. L’eolico è concentrato al sud, il solare ha avuto un aumento del 200% in questo ultimo anno.

E’ diffuso in tutta Italia, maggiormente nel meridione, visto l’esposizione solare maggiore. Inoltre è stata di recente semplificata la procedura per installare impianti fotovoltaici fino a 200 kwatt su abitazioni ed altre strutture.

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Anche la geotermica e la bioenergia sono tra le rinnovabili. La prima trae fonte dal suolo, la seconda da sostanze biodegradabili. Sono però una minoranza presente soprattutto in Toscana. Il momento di forte crisi attuale dovrebbe essere un ulteriore motivo per spingerci a creare l’alternativa al gas fossile.

La Svezia potrebbe essere un esempio da seguire, visto che punta ad un’energia sostenibile al 100% entro il 2040. Contano su diverse forme di fonti sviluppatesi in decenni  e sfruttano le caratteristiche primarie del territorio, quali acqua e sostanze biodegradabili. In Italia dovrebbe essere sfruttato al meglio il finanziamento del PNRR per cambiare la situazione energetica.