Classe energetica, come scegliere gli elettrodomestici meno dispendiosi

Il caro energia costringe a fare calcoli, altrimenti trascurabili, per evitare che il conto in bolletta lieviti all’inverosimile. La soluzione è nella classe energetica.

Classe energetica consumi
Energia – foto da pixabay

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Elettricità consapevole è lo slogan a cui questi tempi cupi ci stanno per forza di cose abituando. Con la crisi del gas e dell’energia diventa infatti imprescindibile orientare i propri consumi energetici verso una maggiore sostenibilità e parsimonia.

Oggi parliamo di un metodo per alleggerire le bollette di gas e luce che consentirà di portare a casa un vero e proprio investimento green per il futuro.

Classe energetica: la svolta green per un futuro sostenibile e consapevole

classe energetica candele
Candele – foto da pixabay

La chiave di volta per barcamenarsi in modo intelligente nelle acque dell’inflazione e della crisi dell’energia sta nella classe energetica degli elettrodomestici. La classe energetica di una macchina ne determina infatti i livelli di consumo pertanto è proprio a questa che dobbiamo guardare con particolare attenzione.

La classe di efficienza energetica degli elettrodomestici è stabilita e sancita da norme precise definite dai paesi membri dell’Unione Europea. L’etichetta funzionale al confronto fra le classi energetiche è infatti stata stabilita nelle diciture e nei caratteri nel 1992 dall’UE.

Nel ‘98 venne introdotto l’obbligo di apporre l’etichetta su ogni elettrodomestico. In buona sostanza la classe energetica esprime il consumo annuale in kW della macchina comprata o da comprare. Il consumo minimo risponde alla sigla A+++, dalla A in poi va via via aumentando il consumo sino alla G che esprime il livello massimo di consumo.

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A contraddistinguere i livelli di consumo è anche una scala di colori: il verde scuro indica il consumo minimo, l’arancione e il rosso indicano consumi maggiori. La classe energetica di consumo è stata introdotta nel 2010 anche per i televisori. Ad oggi è obbligatoria per legge e l’etichetta va giustapposta anche sui prodotti e-commerce.

Insomma, l’impatto ambientale sta mano a mano diventando protagonista (alla buon ora) del sistema di consumo della contemporaneità. Dall’asciugatrice al forno, al frigorifero, la classe energetica rappresenta un indicatore essenziale. Nel consumo sotenibile rientrano gli apparecchi di classe energetica A+++, A++ e A+.

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In arancione e giallo sono invece le classi A e B, ritenute a consumo mediamente efficiente. Nella classe C e D rientrano invece gli apaprecchi a bassa efficienza di consumo, sono in arancione marcato. Alla classe Ga corrisponde un rosso scuro. Per fare un esempio in termini di risparmio: un frigorifero con classe A+++ consuma 150 kWh mentre uno di classe D 290 kWh.