Orto casalingo, quanto si risparmia? Questa non la sapevi

Mai come prima d’ora l’orto casalingo si pone in cima alle soluzioni possibili per fronteggiare la crisi ambientale ed energetica.

orto casalingo pomodori
Raccolto – foto da pixabay

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Autoprodurre generi alimentari naturali e totalmente a km zero rappresenta una fonte inestimabile di ricchezza. Le ragioni sono molteplici e rientrano fra queste il controllo diretto della filiera produttiva e la riduzione degli esborsi economici necessari per la spesa e la riduzione dei consumi celati dietro il processo di produzione alimentare industriale.

Queste e mille altre ragioni rendono l’orto casalingo una vera e propria manna dal cielo per chi possiede anche un piccolo terreno e la possibilità in generale di coltivare ortaggi, frutti e simili.

Orto casalingo: le nuove frontiere dell’innovazione green

orto casalingo padella
Ortaggi in padella – foto da pixabay

Orto fa rima con alimenti a costo zero per tutta la famiglia, ma non solo. Autoprodurre il cibo consente di controllare direttamente i trattamenti che gli vengono riservati come ad esempio l’impiego di pesticidi più o meno naturali o fertilizzanti chimici.

L’inflazione registrata dai parametri Istat si attesta al +8,9% su base annua con consegunete aumento dei prezzi su tutti i beni di consumo. L’orto casalingo può effettivamente costituire una sicurezza. Le ripercussioni economiche in bolletta hanno nome e cognome, sono state determinate dallo scoppio della guerra in Ucraina.

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Ma vediamo nel dettaglio quanto si riesce a risparmiare grazie ad un orto casalingo. In media si stima che annuamente grazie ad un orto domestico, una famiglia di 4 persone possa arrivare a risparmiare circa 1500/2000 euro per anno. L’ulteriore aspetto positivo è che la frutta e la verdura prodotti saranno 100% biologici e a km zero.

Il guadagno non è solo economico ma anche relativo alla qualità degli alimenti. Il risparmio potenziale si attesta sui 2.000 euro annui. Tuttavia non si prepara un orto casalingo in pochissimo tempo, i fattori da considerare sono molteplici. Ti occore un terreno di circa 40 metri per persona, una serra per coltivare anche in inverno e l’abitudine di mangiare solo frutta e verdura di stagione senza forzature industriali.

Tieni a mente che gli alberi da frutto, se puoi coltivarne, produrranno frutti sono dopo qualche anno. L’orto richiede minori spese se coltivato su una superficie grande poichè assicura anche una resa migliore, soprattutto in esatate. Per far funzionare la rotazione colturale serve molto impegno.

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In linea gerale prova ad autoprodurre anche il concime: la sostanza organica è necessaria per arricchiere il suolo. Puoi ricavare un ottimo fertilizzante a partire dagli scarti organici prodotti in cucina, questi serviranno a formare il compost, materiale organico perfetto come nutrimento per le piante.

Cenere di legna, fondi di caffè e macerato di ortica saranno alleati invicibili per il raggiungimento dello scopo. Altra dritta consiste nel riutilizzare le sementi ottenute dal raccolto senza dover andare a comprare nuovi sacchetti di semi. In questo modo potrai assicurarti nuove semenze per ogni anno. Utilizza infine dei recipienti per raccogliere l’acqua piovana da riutilizzare per irrigare l’orto. Anche il consumo dell’acqua risulterà così ridotto.