Avete mai sentito parlare della pianta Pachira? E’ un regalo perfetto per Natale. Pensate che porta anche molta fortuna!
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In natura esistono tantissime piante che da sempre vengono additate come “piante porta fortuna”. Basti pensare al quadrifoglio, simbolo per eccellenza della fortuna poiché trovare un quadrifoglio in un campo di trifogli è una vera impresa, spesso appunto dovuta alla fortuna.
Se parliamo però di piante vere e proprie non possiamo non citare la pianta Pachira. Chiamata anche “pianta porta soldi”, questa particolare piante è originaria delle zone tropicali e cresce proprio nelle foreste pluviali.
Nell’Antico Oriente era considerata una pianta di buon auspicio, tanto da farle guadagnare l’epiteto di portatrice di soldi.
Insomma, un perfetto regalo di Natale per una persona amata, un amico o una persona che sta vivendo un periodo di difficoltà. Regalando questa pianta a Natale mostrerete a chi riceve il regalo le vostre intenzioni di auspicargli il meglio.
Pianta Pachira: come si coltiva in casa
Quando si regala una pianta, spesso ci si chiede se chi riceve il regalo possa davvero occuparsi della pianta. Proprio per questo motivo generalmente si regalano quasi sempre piante da interno, come orchidee, aloe o sanseviera.
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Fortunatamente la pianta Pachira, se coltivata in casa non darà alcun problema. Mentre in natura questa pianta può raggiungere anche i 18 metri d’altezza, nel nostro Paese, se interrata questa raggiungere al massimo i 3 metri, mentre se deciderete di coltivarla in vaso, raggiungere al massimo 1.5-2 metri di altezza.
Per coltivarla al meglio vi basterà conoscere alcune semplici accortezze da prendere. In primo luogo, essendo una pianta tropicale – contrariamente a quello che si potrebbe pensare – la pianta paciera risente dei raggi diretti del sole, poiché in natura questa è coperta dai grandi alberi delle foreste tropicali.
Attenzione alla temperatura, poiché questa pianta necessita di alte temperature, motivo per cui durante l’inverno dovrete assolutamente tenerla in casa, al riparo dalle finestre, ma anche dai termosifoni poiché questi tendono ad abbassare il tasso di umidità dell’ambiente.
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Per quanto riguarda l’irrigazione, dovrete annaffiarla solamente quando il terreno risulti davvero molto secco. Offritele quindi delle annaffiature scarse ma frequenti, ed attenzione a non esagerare poiché la pianta risente di ristagni idrici.