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Giardinaggio

Aceri orientali dai fiori rosa, consigli per una coltivazione perfetta

I consigli per una coltivazione perfetta degli aceri orientali dai fiori rosa: scopri tutto quello che c’è da sapere

Veduta con piante di acero (Pixabay)

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Sappiamo che esistono piante dall’impatto davvero disarmante, in quanto a bellezza. Spettacoli della natura dal valore inestimabile. Per ognuna di esse esistono delle particolari regole da rispettare: nulla di “severo” o impegnativo, ovviamente. Ma proprio per la loro diversità, non tutte le coltivazioni hanno le stesse esigenze o necessità. Conoscete gli aceri orientali? Fantastici, dai fiori rosa. L’incantevole coltivazione può essere effettuata in modo semplice e perfetto: basterà osservare questi consigli utilissimi. Scopriamo subito quali sono.

Coltivazione aceri orientali dai fiori rosa: i consigli giusti

Foglie di acero rosse (Pixabay)

Forse non tutti sanno che gli aceri sono le piante più diffuse sulla Terra. Si adattano facilmente a qualsiasi clima e crescono davvero in modo molto semplice e rapido. Esistono almeno 200 specie diverse di questa pianta, con caratteristiche, ovviamente diverse. Quelle del gruppo orientale, di cui parleremo in questo articolo, sono di taglia piccola e per questo motivo, sono predisposte ed adatte anche per la coltivazione in vaso.

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Si tratta di una specie molto appezzata, la colorazione delle foglie dipende dalle temperature e questo le rende ancor più particolari ed uniche. L’acero del Giappone, o  Acer palmatum, è la specie più coltivata soprattutto nel periodo autunnale. La pianta raggiunge un’altezza massima di 5 metri circa con una chioma bellissima dal diametro massimo di 2,5 metri. Si tratta di un alberello abbastanza piccolo, le foglie sono palmate e dal colore verdastro.

La specie più amata e coltivata, è sicuramente l’Atropurpureum, quello che comunemente chiamiamo acero rosso del Giappone, appunto per il particolare colore delle sue foglie. L’acero può essere acquistato in ogni periodo dell’anno, tuttavia il periodo consigliato per l’acquisto è sicuramente quello tra ottobre e novembre. Questo infatti risulta essere il periodo ideale in quanto l’estate è ormai alle spalle e l’inverno poco distante, dunque la pianta ha modo e tempo per ambientarsi nel nuovo luogo.

Acquistare questa pianta in questo periodo, oltretutto, è un vantaggio in quanto è possibile valutare accuratamente sia la forma delle foglie che il colore. Cosa che non può avvenire in inverno o in primavera, in quanto la pianta è spoglia. Il consiglio al riguardo è quello di scartare sempre alberi fragili e deboli, con gemme vuote o rami spezzati. Gli aceri possono essere coltivati anche in vaso o contenitore, purché vengano sempre prese in considerazione le loro esigenze, che sono davvero minime.

Coltivazione perfetta per l’acero

Prediligono un’ esposizione che sia luminosa, ma non amano i raggi diretti del sole, soprattutto nelle ore più calde. Durante il periodo invernale, ovviamente la pianta dovrà essere spostata e tenuta al riparo dalle temperature gelide. Si può pacciamare con terriccio di foglie e torba riempiendo, in caso di vaso abbastanza grande, lo spazio vuoto con paglia, fogli di giornale o polistirolo. In questo modo la pianta sarà più riparata dal freddo.

Gli aceri prediligono substrati ben drenati e freschi, a reazione acida e ricchi di sostanza organica, non tollerano i terreni calcarei. In estate occorre irrigare le piante in modo abbondante, sempre prestando però attenzione ai ristagni. Le cocciniglie e gli acari sono nemici del nostro acero: predisposti agli attacchi di questi piccoli parassiti, si consiglia in caso appunto di attacco, di rimuoverli con le mani o con un getto di acqua.

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In modo delicato, comunque, per evitare problemi alle foglie. Come abbiamo potuto capire si tratta di una pianta molto semplice da coltivare, non necessita di cure complicate e particolari, tuttavia il suo effetto ornamentale è davvero fantastico, i colori molto intesi e peculiari. Una coltivazione, dunque, da non lasciarsi scappare!

Carla Carro

Scrivo da quando avevo 5 anni... e non ho più smesso. Laurea triennale presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma in Scienze e tecniche psicologiche, laureanda in Psicologia clinica presso lo stesso ateneo. Appassionata di giornalismo di inchiesta, musica e curiosità, scrivere è una vera e propria necessità.

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