Crisi ecologica, diventerà oggetto di studio all’Università

Svolta all’università di Barcellona, a partire dal 2024, ogni facoltà metterà in programma lo studio della crisi ecologica.

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La torre all’Ateneo di Barcellona (Canva)

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A partire dal 2024, ogni facoltà all’interno dell’università di Barcellona, in Spagna, dovrà inserire nel proprio programma di studi la crisi ecologica, come materia fondamentale per formare gli studenti. Un corso davvero fondamentale, per informare tutti gli studenti sugli avvenimenti mondiali degli ultimi anni. Gli anni più recenti, infatti, quasi sempre non sono presi in esame dai programmi scolastici.

Si tratta di una falla nei programmi delle scuole, focalizzati sul passato, forse anche troppo, e poco sul presente che viviamo. È importante formare le persone proprio in base a ciò che accade nel mondo e nel tempo presente. Soltanto studiando gli accadimenti di oggi, i cittadini, in questo caso gli studenti più giovani, possono rendersi conto della realtà che li circonda.

Lo studio della crisi ecologica, il programma a partire dal 2024

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Studenti si rilassano fuori dalla facoltà a Barcellona (Canva)

Che si prenda Medicina, Giurisprudenza o Lettere, non importa, lo studio della crisi ecologica entrerà obbligatoriamente in tutte le facoltà universitarie a partire dall’anno accademico 2024/2025. Questo succede a Barcellona, città sempre all’avanguardia e che non smette mai di guardare al futuro. Un corso sulla crisi ecologica è importantissimo.

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Ogni anno, oltre 60 mila studenti si iscrivono all’università di Barcellona. A tutti loro saranno imposti i credi formativi legati a questa materia. Si studieranno i cambiamenti climatici, l’impatto che hanno sul pianeta, e l’emergenza ambientale. In più, si studieranno le possibili soluzioni per evitare il disastro climatico e ambientale che coinvolge tutti noi e che sta mettendo in pericolo la nostra sopravvivenza.

L’inserimento della materia nel programma scolastico è arrivata a seguito delle forti proteste ambientaliste all’interno dell’Ateneo. Gli ambientalisti hanno occupato, per una settimana, tutte le sedi dell’università, facendo sentire la loro voce. L’Ateneo ha risposto subito alla richiesta, promettendo un maggiore impegno per la transizione ecologica e per la sostenibilità.

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L’università catalana ha dunque attirato l’attenzione dell’intero Paese. Se vogliamo cambiare, bisogna partire dall’educazione dei ragazzi. Occorre informare sui cambiamenti in atto. Il programma coinvolgerà non solo gli studenti, ma tutti i dipendenti e i docenti dell’Ateneo. Tutti quanti devono approfondire questa delicata tematica. Importante per capire il mondo contemporaneo, il presente e ciò che accadrà nell’imminente futuro.