Tipi di auto elettriche: tutto quello da sapere per scegliere la migliore

In commercio ci sono sempre più auto elettriche: full electric, hybrid plug-in e full hybrid.. Ma prima di acquistare è bene sapere le differenze

differenze modelli auto elettriche
Auto elettrica (Foto Pixabay – Modifiche Orizzontenergia.it)

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Negli ultimi anni, il mercato automobilistico è stato invaso dalle vetture elettriche tanto che anche la Ferrari, la regina delle macchine made in Italy, è al lavoro per realizzarne una (la presentazione è prevista per il 2025, n.d.r.). Dati alla mano, nel terzo quadrimestre dello scorso anno, queste hanno coperto circa il 40% delle vendite: l’elettrico ibrido è pari al 20,7%, il full electric al 9,8% e l’ibrido plug-in al 9,1%.

Tante categorie tutte diverse. Tutte con carattistiche diverse. Viene spontaneo chiedersi, vista l’ampia scelta, in cosa differiscono l’una dalle altre. E’ dunque importante capire e conoscere pregi e difetti di queste così, in vista di un possibile acquisto, si è a conoscenza di ogni dettaglio e pecularietà.

Auto elettriche tante tipologie tutte diverse tra loro

differenze tra le varie auto elettriche
Logo auto elettrica (Foto Pixabay – Modifiche Orizzontenergia.it)

In commercio esistono varie tipologie di auto elettriche. Queste si possono dividere in tre macrogruppi: full electric, hybrid plug-in e full hybrid. Serve dunque chiarezza per conoscerne pregi e difetti di ognuna di queste.

La prima categoria è Full eletrict. Ovvero quelle elettriche al 100%. Tutto ciò è possibile perché, al posto della benzina, il motore è alimentato unicamente da un pacco di batterie. Queste si ricaricano tramite il collegamento alla rete elettrica tramite le oramai note colonnine. O i wallbox, gli impianti di tipo domestico. Il costo del rifornimento è sicuramente più basso rispetto a quello di benzina o diesel. Ma mentre quest’ultimo è estremamente veloce, quello delle full electric è molto lungo. Addirittura diverse ore. La variabile è dovuto, poi, alle specifiche tecniche del motore. Ma a prescindere non è immediato.

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E’ bene tenere a mente che la capienza di queste battiere si misura in kWh e in commercio le vetture coprono un range dai 20 kWh fino ai 80 kWh. Per quanto inerente i consumi per 100 km, con un prezzo dell’energia che si aggira intorno ai 0.35 kWh è intorno ai 6 euro. Lo stesso tragitto, con una vettura a benzina, si aggira intorno ai 12,5 €. Più del doppio. Naturalmente più è grande la capacità delle batterie e maggiore è l’autonomia: 30 kWh garantiscono 200 km, 80 kWh tra i 340-450 km. Numeri che sono destinati ad aumentare nei prossimi anni.

Importante poi sfatare un mito. Ovvero quello delle “zero emissioni” delle full electric. Se da un lato la vettura non è inquinante, non si può non citare che il loro inquinamento viene “garantito” dalle centrali elettriche che devono soddisfare la ricarica. Per avere delle “zero emissioni pure” le aziende energetiche del Paese devono essere improntate sulle rinnovabili e no, come avviene oggi, sui combustibili fossibili.

Hybrid plug-in

Le vetture ibride plug-in sono molto diverse da quelle precedenti. Infatti queste combinano un motore a benzina o diesel con uno a batteria. Essendo due motori separati ognuno avrà un proprio sistema di alimentazione: uno alimentato dai carburanti e quello elettrico con il plug-in. ovvero collegandolo alla presa. Il vantaggio di questo è l’autonomia. Infatti il motore elettrico si può utilizzare per gli spostamenti in città, mentre il motore a combusione per coprire le lunghe distanze. Non mancano, di conseguenza, le emissioni prodotte sia per caricare le batterie, sia per l’utilizzo della combustione diretta a benzina.

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Queste vetture sono poi caratterizzate dalla capacità di muoversi in varie modalità. Full electric, quando le batterie sono cariche, ibrida se il motore elettrico richiede il supporto di quello a combustione. O alimentate solamente dai classici combustibili fossibili.

Full hybrid

Come le hybrid plug-in, anche le full hybrid hanno due motori. L’unica differenza tra i due modelli è che il motore elettrico è direttamente collegato a quello a combustione interna. Questo permette, quando quello elettrico non è in funzione, di sfrutttare l’energia generata dal motore a combustione per ricaricare quello elettrico. Entrambi i motori contribuiscono alla trazione delle ruote e, così facendo, quello elettrico sostituisce quello a benzina riducendo i consumi della vettura.