Vivere senza riscaldamento, cosa succede al tuo corpo? Le conseguenze del gelo

Con l’abbassamento delle temperature non possiamo fare a meno che pensare allo sventurato destino degli abitanti ucraini, attualmente senza riscaldamenti, luce e gas. Cosa succede al corpo se non riscaldato?
Freddo riscaldamento casa
Freddo – foto da pixabay
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Il 70% delle abitazioni di Kiev, in Ucraina, è attualmente senza riscaldamento, senza gas e senza corrente elettrica. Per chi è freddoloso o semplicemente conserva un minimo di senso civico, la situazione appare paraddosale oltreché insostenibile.
Ma per comprendere appieno cosa succede se non riscaldiamo adeguatamente il nostro corpo, andiamo a comunicare direttamente con la scienza. Come reagisce il corpo all’assenza di calore?

Vivere senza riscaldamento: come reagisce il proprio corpo?

freddo riscaldamento neve
Gelo – foto da pixabay

La situazioni di molti civili in Ucraina lascia senza parole. Il 70% della popolazione è rimasta senza riscaldamento, gas ed elettricità nelle proprie case. Per quale motivo? Per il volere del presidente della federazione russa. Oggi parliamo di uno studio effettuato dall’Università di Galles che rende manifeste le conseguenze del freddo invernale sull’uomo.

L’atto di accendere i termosifoni con l’arrivo dell’inverno è praticamente automatico, quasi un riflesso pavloviano, perché? Con l’abbassarsi delle temperature e l’irrigidimento progressivo del clima il corpo reagisce in modo estremamente particolare. Il giornalista della BBC James Gallagher si è proposto come cavia per l’esperimento dei ricercatori universitari.

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Questi ultimi hanno messo il giornalista in una stanza molto piccola con temperatura fissa sui 10 C°. Questa sarebbe infatti la temperatura a cui le nostre abitazioni si assesterebbero in assenza di riscaldamento. Il professore a capo della ricerca, Damian Bailey, afferma che vivere a una simile temperatura rappresenta una vera e propria sfida fisiologica per l’organismo.

A rendere noti i risultati di questo esperimento è Il Corriere. Ma analizziamo più nel particolare le conseguenze del freddo. Il corpo è uma macchina che funziona bene se riesce a mantenere la propria temperatura corporea attorno ai 37 gradi. Durante l’esperimento D. Bailey è entrato nella stanta con una temperatura corporea pari a 21 C°, ottimale quindi.

Non appena il termostato è stato spostato sui 18 C°, i peli del suo corpo hanno iniziato letteralmente a drizzarsi. C’è una spiegazione scientifica: 18 C° è la temperatura a cui il corpo mette in moto i propri meccanismi di mantenimento della temperatura interna. Tradotto in termini pratici il corpo inizia a lavorare favorendo l’afflusso sanguigno presso gli organi vitali, trascurando, cioè, le zone più periferiche.

Questo meccanismo si chiama vasocostrizione e consiste nella chiusura di certi vasi sanguigni per favorire l’accentramento sanguigno. Gli effetti di questo fenomeno si registrano immediatamente. Gli arti superiori e inferiori diventano bianchi e freddi e al contempo aumenta la pressione sanguigna.

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In questo modo il rischio di infarto o ictus è più elevato. Con l’aumento della pressione del sangue il cuore batte più forte e il corpo inizia a consumare più calorie per fronteggiare il freddo. Continuanto a monitorare i cambiamenti fisici del giornalista, i ricercatori hanno registrato un rallentamento nell’arrivo di sangue al cervello, fattore estremamente negativo.

In effetti col minore apporto di sangue al cervello diminuiscono i livelli di ossigeno e glucosio ad esso destinati. Il freddo, ci dice la scienza, causa più morti del caldo. Non in ultimo, il freddo contribuisce alla creazione di un ambiente particolarmente  favorevole per i virus. Questi proliferano con il freddo e riescono ad attaccare più facilmente poiché il nostro sistema immunitario risulta indebolito.