Consumi alimentari, come cambiano in tempo di crisi: il report agghiacciante

In tempo di crisi, cambiano anche i consumi alimentari delle persone: i rincari dei cibi incidono parecchio sul carrello della spesa.

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Ragazza al supermercato ha terminato i soldi (Canva)

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I prezzi elevati delle materie prime influenzano parecchio la spesa nel carrello. Secondo le ultime stime, le famiglie italiane rinunciano a tanti prodotti, cercando di spendere meno, ma non solo, poiché cala anche la qualità dei prodotti acquistati. Minore quantità e minore qualità, una condizione difficile che si abbatte contro due famiglie su quattro.

Il rapporto redatto da Coldiretti/Censis sulle abitudini alimentari degli italiani, parla chiaramente. La crisi ha cambiato il modo di fare la spesa e il modo di consumare cibo. Le famiglie a basso reddito, ormai una porzione sempre più ampia della cittadinanza, fa fatica ad arrivare a fine mese, ed è costretta a tagliare sul carrello della spesa.

Il report assurdo sulla crisi alimentare che colpisce le famiglie italiane

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Uomo che fa la spesa al supermercato (Canva)

Il Fead, il Fondo di aiuti europei agli indigenti, evidenzia che il la percentuale delle famiglie in difficoltà economica è salita al 12%, mentre il 47% degli italiani ha dovuto tagliare sui prodotti da acquistare, cercando di risparmiare. La percentuale delle famiglie che è costretta a “tirare la cinghia” oggi è quasi del 60%, una percentuale allucinante.

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Ma non è tutto, perché circa il 40% degli intervistati ha ammesso di acquistare solo prodotti in offerta, rinunciando a un cibo di qualità migliore. I giovani tendono a risparmiare più degli anziani, e ciò non è una novità, dato che le nuove generazioni sono molto più povere rispetto a quelle di un tempo.

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Donna controlla prezzo yogurt (Canva)

I dati sulla povertà in Italia sono da brividi, più di 3 milioni di poveri, costretti a chiedere aiuto alle istituzioni o alle strutture di carità. I prodotti meno acquistati, o che hanno visto un calo drastico nella spesa, sono gli alcolici, i salumi, i dolci, la carne, il pane. I meno colpiti sono frutta, verdura e pasta.

Oltre al minor consumo di cibo, le famiglie a basso reddito hanno ridotto anche l’utilizzo del forno e dei fornelli, preferendo mangiare alimenti freschi per risparmiare sulle bollette dell’energia. E ancora, sta prendendo sempre più piede l’abitudine di portare via gli avanzi dal ristorante, per evitare sprechi.

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Il 72% degli italiani ammette di fare spesa nei discount, in cerca di promozioni. Il taglio degli acquisti si riflette su tutta la filiera agroalimentare, e anche le aziende sono in crisi. Molte di queste producono in perdita. La Coldiretti sprona il Governo a intervenire per salvare tantissime aziende, specialmente le più piccole, e contenere i costi sulle materie prime.