Stufa a pellet, tutto quello che puoi bruciare risparmiando davvero

Ci sono materiali che possiamo utilizzare nella stufa a pellet senza correre il rischio di rovinarla e che ci permettono di risparmiare?

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Pellet che brucia (Fonte foto: cataniablog)

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In questo periodo tutto ciò che riguarda il riscaldamento domestico ha raddoppiato senon triplicato il costo sul mercato. Non parliamo solo delle bollette relative al riscaldamento a metano, ma anche i prodotti per far funzionare i camini e le stufe.

Sia il legname che il pellet hanno raggiunto cifre considerevoli, e, non sempre, le famiglie riescono a far fronte a queste spese. Si parle di un incremento del costo pari al 50% in più rispetto agli anni passati, e l’aumento è stato fatto, purtroppo, in tempi molto brevi.

Alcuni dei materiali che possiamo bruciare nella nostra stufa a pellet

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Pellet (Foto di samuel-Pixabay)

Le stufe a pellet sono state studiate per bruciare un determinato tipo di combustibile, il pellet, appunto. Si tratta di un derivato del legno. A volte è prodotto dagli scarti della sua lavorazione, altre dal tronco intero.

E’ definito anche biocombustibile addensato e in genere ha una forma cilindrica che va dai 5 ai 30 millimetri. E’ prodotto da biomassa polverizzata e, in genere, è senza additivi di pressatura. Viene venduto in sacchi, il cui costo, però, in questo periodo è molto elevato.

Per fortuna esistono alternative più economiche che possiamo utilizzare per far funzionare in modo ottimale la nostra stufa a pellet. Naturalmente dobbiamo considerare il fatto che la stufa è costruita per funzionare esclusivamente a pellet, di conseguenza, cambiare il combustibile potrebbe danneggiarla.

Se, però, vogliamo comunque bruciare qualcosa che ci faccia risparmiare, potremmo avere bisogno di cambiare o modificare il braciere della stufa. Si sa per certo che bruciare determinati prodotti, come il cartone, la carta, la legna, e qualsiasi materiale che contenga anche solo una piccola traccia di plastica, può danneggiare irrevrsibilmente la nostra stufa.

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Uno dei combustibili che, invece, può essere usato è il cippato di legna ben essiccato. Si tratta di scaglie di legno tritate molto finemente e può essere bruciato tranquillamente in una caldaia a pellet. E’ possibile autoprodursi il cippato, ma dobbiamo possedere l’accessorio giusto, cioè la cippatrice.

Un’altra possibilità è data dalla macinatura ed essicatura dei gusci delle mandorle. Queste possiamo usarle tranquillamente al posto del pellet, sia nelle stufe che nelle caldaie. Così come possiamo usare anche i gusci di altri frutti secchi. Sono privi di umidità, hanno un’ottima resa calorica e producono pochissima cenere.
Anche i chicchi di mais, una volta essiccati, si prestano bene ad essere utilizzati nelle stufe a pellet. E’ necessario, in questo caso, mescolarlo a qualche altro prodotto idoneo ad essere bruciato, perchè il mais tende a formare degli agglomerati duri, chiamati clinker, nel braciere e potrebbero danneggiarlo.
Il mais è un’ottima alternativa, è ecologico al 100%, non produce fumi e i residui di cenere sono di circa il 4%. Il suo costo è davvero contenuto. Precisiamo che non si tratta del mais che possiamo trovare sulle nostre tavole. In commercio è possibile trovare quello da utilizzare come combustibile ad un costo di 20 euro circa al quintale.