Una notizia che sconvolge per la sua genialità, stiamo parlando del processo che porta alla trasformazione del letame in energia, assolutamente incredibile.
![Energia dal letame](https://www.orizzontenergia.it/wp-content/uploads/2022/12/Lampadina-e-corrente-1.jpg)
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L’energia è un bene di cui abbiamo assolutamente bisogno ma ammettiamolo, ultimamente le bollette sono diventate il peggior nemico delle famiglie italiane a causa dei rincari che hanno provocato aumenti del prezzo ovunque, a maggior ragione per quanto riguarda proprio l’energia elettrica. Ma i problemi che vi permeano attorno alla faccenda sono numerosi e non solo di aspetto puramente economico.
L’altra questione infatti riguarda la produzione di questa energia, quindi un qualcosa che si trova a monte di tutto. Sappiamo bene come la produzione provenga dai combustibili fossili e questo di certo non fa bene al pianeta. Ecco perché stanno studiando diverse opzioni atte a sostituire le fonti impiegate per la produzione di energia.
Energia dal letame, un’idea che promette bene
![letame per energia](https://www.orizzontenergia.it/wp-content/uploads/2022/12/agricoltura-rurale.jpg)
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Da tempo si è prospettata la possibilità di produrre energia dalle fonti rinnovabili; queste sono per l’appunto – come suggerisce il termine – sempre disponibili, non si esauriscono mai (a differenza dei combustibili fossili) e soprattutto sono sostenibili per il pianeta. Partendo quindi da questo precetto, sono stati condotti degli studi per cercare di capire meglio come portare avanti questa strada fino a pensare alla trasformazione del letame in energia.
Questo progetto è italiano e proviene dal Re-Cod la cui sigla sta per Renewable Energy Consortium for Research and Demonstration, un organismo di ricerca non profit che è nato a Firenze nel 2010 e che vanta numerosi progetti importanti in tema per l’appunto di sostenibilità. Tra questi meritano assolutamente menzione il progetto Bike che si sta attivando per studiare e capire come procedere alla produzione di biomasse partendo dai terreni marginali.
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In questo modo si otterranno dei biocarburanti avanzati, utile per procedere alla decarbonizzazione del settore dei trasporti. E poi abbiamo BIo4A, invece che tenta di aumentare la produzione di carburante per aviazione partendo dai lipidi residui e dal recupero dei terreni aridi e degradati. Oggi Re-Cord genera valore per circa 1,5 milioni; nel suo organigramma 25 ricercatori. Attualmente coinvolge 40 imprese nella trasformazione dei prodotti residuali in materia prima.