Filiera tessile, come renderla sostenibile: i 3 strumenti necessari

Gli abiti e i vari prodotti che arrivano dalla produzione tessile oggi possono essere confezionati in modo sostenibile, basta poco

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Una donna che lavora ad un telaio (Foto di TImor-Pixabay)

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Il tema della sostenibilità è estremamente importante, richiede interventi sempre più mirati e specifici affinché si possano avere dei veri cambiamenti in tal senso. Tutto quello che ha portato alla situazione attuale di sfruttamento intensivo, di inquinamento e di produzione elevatissima di rifiuti è strettamente connesso alla produttività.

Si cercano, dunque, nuovi modi di fare azienda e di interazione collaborativa per la tutela ambientale. Un passo verso questa visione viene fatto dal RE-FIL, un progetti di filiera responsabile, che ha dato la possibilità, ad alcuni settori produttivi, di discutere, interagire e trovare soluzioni concrete.

Ci sono nuovi strumenti per le imprese per rendere le filieri sostenibili

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Una moderna macchina da tessitura (Foto di Catherine Banton-Pixabay)

Questo progetto prende impulso dalla camera di commercio di Como-Lecco ed ha coinvolto le imprese appartenenti ai settori tessile, oltre che quelle metalmeccaniche e del packaging alimentare.

L’obiettivo è quello di sviluppare strumenti operativi specifici per la gestione della sostenibilità. Hanno partecipato i rappresentanti di 28 aziende del territorio ed anche un’impresa della moda ticinese, per proseguire la collaborazione intrapresa con il Canton Ticino attraverso il progetto SMART,  Strategie sostenibili e Modelli di Aziende Responsabili.

Le attività sono cominciate a gennaio 2022, alla luce delle specificità di ogni filiera si sono tenuti una serie di workshop. Successivamente sono stati valutati gli strumenti che potessero rispondere alle necessità ed infine le imprese hanno individuato un tema specifico sul quale diventare operativi.

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Si sono così elaborati tre strumenti specifici, a disposizione di tutte le filiere di imprese, messi nel sito della Camera di Commercio. Questo permette di  arricchire la cassetta degli attrezzi per le aziende interessate ad avviare un proprio percorso di transizione verso un’economia sostenibile, circolare ed inclusiva.

Questi tools sono, il refil-share, sviluppato dalle imprese della metalmeccanica per rafforzare la comunicazione della sostenibilità del prodotto. Il refil-pack, sviluppato dalle imprese del packaging alimentare per confrontare diverse alternative riguardanti  l’eco design dell’imballaggio che consideri materiali, provenienza, grammatura, etc.

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Infine il refi-chain, sviluppato dalle imprese del settore tessile per la gestione della filiera in modo responsabile e sostenibile, controllando le  caratteristiche ambientali e sociali dei fornitori e dei prodotti.

Secondo il Presidente della camera di commercio il punto di forza del progetto è quello di essere riuscito ad implementare un modello replicabile anche da altre filiere produttive, attivando così un circolo virtuoso ben più ampio. Il percorso verso la sostenibilità infatti non può essere in solitaria, ma necessita di collaborazione e di obiettivi e strumenti condivisi.