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Animali

Gli animali migratori se viaggiano in compagnia non si perdono: il motivo

Animali migratori, come fanno a non perdersi quando viaggiano in compagnia e perché ritrovano sempre la strada? Scopriamo il motivo.

Uccelli che migrano al tramonto (Canva) – Orizzontenergia.it

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Nonostante i numerosi studi che trattano e analizzano le abitudini degli animali migratori, ancora non tutto è stato spiegato. Questi animali, che sono soliti spostarsi da un luogo all’altro in base al periodo, nascondono ancora parecchie informazioni curiose. Alcuni animali, ad esempio, percorrono distanze enormi, parliamo di migliaia di km ogni stagione.

Praticamente, questi passano da una zona all’altra del mondo, e arrivano sempre alla meta stabilita. Non sbagliano mai e non si perdono, salvo rarissime eccezioni. Ogni specie ha le sue strategie, tra cui l’orientamento attraverso il campo magnetico terrestre, anche se non sempre è affidabile al 100%. E allora, come fanno a orientarsi e a raggiungere sempre i compagni di viaggio?

Il viaggio degli animali migratori: raggiungono sempre la meta, ma come?

Farfalla migratoria (Canva) – Orizzontenergia.it

Focus riporta uno studio pubblicato sulla testata Proceeding of the Royal Society B, nel quale si esaminano le varie caratteristiche delle migrazioni. La risposta più semplice che emerge, secondo cui gli animi migratori non perdono mai la loro strada, è perché viaggiano in compagnia. Viaggiando in gruppo, le probabilità di perdersi sono decisamente minori.

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Il campo magnetico terrestre, come accennato, è utilizzato dagli animali per orientarsi. Tuttavia, questo non sempre è affidabile, per via delle tempeste solari o di eventi di altra natura, che possono disturbare il segnale. I ricercatori dell’università di Duke, ad esempio, hanno condotto un esperimento, simulando la migrazione degli animali da un zona all’altra.

Pellicani si rinfrescano sull’acqua (Canva) – Orizzontenergia.it

Il team ha scoperto che questi si spostano in base a due impulsi, il primo è viaggiare sempre in gruppo, il secondo è seguire il campo magnetico terrestre. Quando il segnale del campo magnetico è disturbato, gli animali si restringono, avvicinandosi l’uno con l’altro. Uniti, riescono a capire gli errori di rotta e a correggerli.

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Ma esistono delle eccezioni. Ad esempio, animali rari, di pochi esemplari e in via di estinzione, si perdono più facilmente, proprio perché non possono fare affidamento sul gruppo. È un rischio che stanno correndo tante specie animali, come le farfalle monarca, oppure i salmoni. La riduzione di esemplari di una determinata specie, comporta anche questo grosso problema di sopravvivenza.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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