Lagambiente, le richieste al Governo per il repentino cambiamento climatico

A seguito del report fornito dall’Osservatorio CittaClima del 2022, Legambiente sprona il Governo ad agire per combattere il cambiamento climatico.

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Attivisti per il clima (Canva) – Orizzontenergia.it

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Il report fornito dall’Osservatorio CittàClima del 2022, in merito alla crisi climatica che ha investito l’Italia nell’anno appena trascorso, è drammatico. Il documento ha messo in evidenza una crisi nera, con dissesti idrogeologici, siccità, grandinate, alluvioni, trombe d’aria e disastri naturali. I cambiamenti climatici stanno stravolgendo il territorio italiano.

Ciò non è da sottovalutare, e così, Legambiente ha fatto alcune richieste al Governo, per agire tempestivamente nel contrasto al surriscaldamento globale, attraverso strategie energetiche valide, politiche green e fonti rinnovabili. Ma quali sono le proposte di Legambiente per combattere il cambiamento climatico? Come rivoluzioneranno la nostra vita quotidiana?

Le proposte di Legambiente al Governo in merito alla crisi climatica

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Futuro in bilico (Canva) – Orizzontenergai.it

Dopo aver raccolto tutti i dati, Legambiente ha fornito al Governo un report dettagliato. In particolare, sono cinque le richieste da considerare in questo 2023:

  1. Approvare il Piano Nazionale di adattamento climatico
  2. Aggiornare il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima
  3. Semplificare lo sfruttamento delle energia rinnovabili
  4. Snellire gli iter burocratici
  5. Rafforzare il rapporto tra Regioni, Comuni e Governo

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Dei 24 paesi europei che hanno avviato questo processo green, l’Italia era assente. Entro quest’anno, si dovrà prendere parte al piano, ma da noi, le cose vanno a rilento. Restiamo indietro rispetto alle altre nazioni e gestiamo malamente il nostro territorio (e i nostri soldi), con le conseguenze che tutti noi conosciamo.

Soldi sprecati dall’Italia per riparare ai danni e non per la prevenzione

Secondo i dati forniti da Legambiente, in Italia si spendono circa 1.50 miliardi di euro all’anno per la gestione delle emergenze climatiche, di cui il 75% è destinato a riparare i danni, quando si potrebbe impiegare meno della metà del denaro per la prevenzione. Parliamo di più di 13 miliardi di euro nell’ultimo decennio, spesi solo a seguito di eventi catastrofici.

Il report dell’Osservatorio CittàClima evidenzia che, tra il 2000 e il 2022, gli interventi per mitigare il rischio idrogeologico in Italia sono stati quasi 10 mila. Finalmente, questo piano sarà preso in considerazione dal Governo e speriamo venga affrontato nell’immediato, nei primi mesi del 2023. Si dovrà puntare su tanti fattori.

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Tra i fattori da considerare ci sono la tutela della biodiversità e la salvaguardia di interi ecosistemi, trasporti pubblici ecologici e politiche green, con la costruzione di nuovi impianti rinnovabili. Il surriscaldamento globale avrà un impatto devastante sulla nostra quotidianità, e si spenderanno miliardi e miliardi in più per ogni grado oltre la media e per ogni evento estremo.