Fusti di birra diventano arredo urbano, l’iniziativa di Carlsberg

Carlsberg ha recuperato dei fusti di birra e li ha trasformati in arredo urbano per un quartiere di Milano da riqualificare.

Carlsberg, birra, fusti, riciclaggio, arredo, panchine, Milano, eco, ambiente
Spillatore di birra da Pixabay, sito Orizzontenergia

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM.

Che sia sincero interesse per l’ambiente o strategia di marketing, poco importa. Il risultato è del progetto pilota Take Back-Give Back promosso da Carlsberg, ci piace eccome! L’intento è quello di recuperare da bar, ristoranti e birrerie i fusti di birra usati per trasformarli in elementi di arredo della città di Milano.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Carlsberg, ovvero una delle più importanti società produttrici di birra al mondo, un gruppo di studenti di design e un associazione culturale e riguarda principalmente i fusti in plastica PET riciclati e trasformati in elementi utili per l’ambiente urbano.

Cosa si può fare con i fusti di birra?

fusti di birra, riciclo, panchine, elementi d'arredo urbano, Carlsberg, Milano, quartiere
Fusti di birra impilati da Pixabay, sito Orizzontenergia

Tra i risultati di questo riciclo creativo, panchine da installare nel quartiere di Milano Bovisa, situato nell’area nordovest, coinvolto in un progetto di riqualificazione. Il materiale usato è stato scomposto, cercando di sprecare meno energia possibile, e con una tecnica chiamata pressofusione è stato poi trasformato.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —-> Lattine di birra, riutilizzarle è molto semplice: le idee più geniali

La quantità di plastica riciclata grazie a questo progetto è incredibile. Si tratta di circa 2.300 kg di plastica. Questo numero a 4 cifre offre un importante spunto di riflessione sugli sprechi che generalmente vengono fatti di materiali che possono essere trasformati e riutilizzati. Normalmente, gli arredi creati grazie a questa operazione di riciclo, hanno costi molto maggiori sia in termini di consumo che di materiali e conseguente inquinamento.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —-> In molti lavano i capelli con la birra: sembra strano ma il risultato è spettacolare

Progetti come quello del Take Back-Give Back consentono di ridurre l’emissione del co2 del 90% nella fase finale di creazione degli oggetti. I fusti sono stati recuperati da circa 30 locali milanesi e sono di plastica PET, in quanto l’acciaio è un materiale che è stato abbandonato proprio per questioni concernenti l’ambiente.

Alla Milano Green Week, manifestazione dedicata alla sostenibilità, sono stati presentati i primi, ottimistici, risultati di questo progetto che ha coinvolto realtà impegnate da tempo nella valorizzazione delle periferie milanesi, come l’associazione culturale Repubblica del Design che possiede un un distretto permanente in zona Lancetti-Dergano-Bovisa.

Oltre alle panchine, tavolini, portabici, sgabelli ed altri elementi di pubblica utilità sono stati creati, grazie a questo progetto. La plastica PET recuperata sarà protagonista nella seconda edizione dell’iniziativa di economia circolare di quartiere DaCosaNasceCosa, promossa proprio dalla Repubblica del Design.

Ad occuparsi della trasformazione dei materiali, gli studenti del Politecnico di Milano e designer del quartiere che hanno raccolto informazioni riguardo le necessità del Municipio 9, a cui saranno destinati i materiali riciclati.