Patate e piante, qual è la correlazione? Un binomio davvero incredibile

Forse non ci abbiamo mai pensato, ma le patate non sono utili solo per essere cucinate, ma nche per le nostre piante

patate piante quale correlazione binomio incredibile
Patate-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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La patata è originaria delle Ande. Fu portata in Europa intorno alla metà del XVI secolo dai conquistadores spagnoli e descritta per la prima volta nel 1537. Si affermò soltanto a partire dalla metà del XVIII secolo, quando il rapido incremento della popolazione  richiede anche un aumento della necessità di cibo.

Coltivazioni, come la patata ed il mais, avevano un rendimento maggiore rispetto ai cereali. Questo tubero, non solo forniva una quantità di calorie di 2 o 4 volte superiore rispetto al frumento, alla segale ed all’avena ma aveva anche tempi di maturazione minori.

Anche oggi è molto diffusa ed utilizzata nelle cucine di tutto il mondo per creare infinite varietà di pietanze. Spesso consumata come purea, schiacciata dopo la cottura in acqua o a vapore. Ma la più diffusa è quella fritta in olio bollente.

Le patate sono ricche di potassio, fosforo e calcio, e quando vengono cucinati rilasciano una quantità di sostanze che spesso scartiamo ma che, in realtà, potremmo usare diversamente. Per esempio, possiamo trarne un nutrimento naturale per le piante, che le fa crescere più sane e resistenti.

Come produrre un ottimo fertilizzante per le nostre piante

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Vediamo come procedere per la realizzazione di tale composto. Prendiamo una pentola e riempiamola d’acqua. Mettiamola su un fuoco del piano di cottura per portarla ad ebollizione. Nel frattempo ripuliamo bene le patate togliendo tutte le parti danneggiate o in fase di marcescenza.

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Procediamo poi tagliandole a pezzi con un coltello ed infine immergiamole nell’acqua. Dal momento in cui questa bolle, lasciamo trascorrere circa 45 minuti. Prima di toglierle assicuriamoci che siano divenute morbide, allora possiamo procedere ad estrarle con un mestolo forato o con un colino.

Se versiamo il contenuto in uno scolapasta ricordiamoci di raccogliere l’acqua di cottura in un recipiente, perchè è questa che useremo per le nostre piante. Lasciamola raffreddare per poi versarla in una bottiglia o un contenitore di vetro. Il liquido risulterà appiccicoso ma è atossico e non irrita la pelle, salvo che abbiamo delle intolleranze.

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Possiamo usare questo composto come nutriente da versare nel terreno di coltivazione delle piante. Se si tratta di patate usiamo circa un litro d’acqua per ogni metro quadro di suolo. Per aumentare l’efficacia del nostro concime possiamo aggiungere altri ingredienti. Un cucchiaino di caffè, per esempio è un’ ottima fonte di azoto e magnesio.