Cambia il clima e cambiano le coltivazioni: l’agricoltura non sarà più la stessa

Cambiano le coltivazioni a seguito del surriscaldamento globale: la cartina italiana dell’agricoltura non è più la stessa. Ecco cosa accade

Coltivazioni agricole cambiamento nuove regole
Coltivazioni agricole (Canva) – Orizzontenergia.it

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Gli effetti del cambiamento climatico sono ormai più che evidenti. Negarlo? Impossibile. Le temperature sono sempre più alte della media, le mezze stagioni non esistono più ed i disastri ambientali come le alluvioni ma anche i lunghi periodi di siccità, sono sempre più frequenti. Ma questo non è tutto. Ci sono degli altri effetti meno evidenti ma comunque importanti.

La perdita di biodiversità come anche la mutazione di diverse specie animali e vegetali costrette a cambiare per adattarsi a nuovi climi e nuovi habitat, fino alle coltivazioni. Proprio l’agricoltura è il comparto che più risente del cambiamento climatico: nuove logiche si impongono, tra migrazioni e sperimentazioni. Da qui a breve non sarà più la stessa. Ecco cosa sta già accadendo.

Cambiano le coltivazioni: ecco il nuovo scenario italiano

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Vite (Canva) – Orizzontenergia.it

Cambia il clima e cambiano anche le coltivazioni. La geografia delle colture, infatti, si modifica con il modificarsi delle condizioni atmosferiche e le aziende agricole devono essere pronte ad essere flessibili e ad assecondare quello che il clima propone. Una marcia in più questa, sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, ma non in toto.

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Il riscaldamento costante del clima, infatti, incide molto “sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio” ha spiegato Prandini che proprio per questo si dice preoccupato per l’intero settore dell’agricoltura. Il Rapporto Copernicus 2022 ha dichiarato che il 2022 è stato uno degli anni più caldi in Europa ed i lunghi periodi di siccità non sono affatto positivi. Le temperature aumentano e le piogge scarseggiano, il paesaggio si modifica e così muta anche la stagionalità dei prodotti agricoli.

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È questo lo scenario nel quale si sta assistendo ad una vera e propria migrazione delle colture, anche in Italia. La vite e l’olivo si spostano sempre più verso Nord, arrivando anche oltre i mille metri in Valle D’Aosta, mentre al Sud, soprattutto in Puglia, Calabria e Sicilia si fa spazio a nuove produzioni come quelle dei frutti tropicali che negli ultimi cinque anni sono triplicate. Scenari che cambiano e modificano anche i riti: la vendemmia, ad esempio, continua ad essere in anticipo rispetto alla lunga tradizione legata al periodo settembre-ottobre.