La natura è in tilt, limoni fioriti e api disorientate: il problema è molto serio

Questo inverno è la testimonianza dei drammatici effetti dei cambiamenti climatici, la natura è in tilt, con api disorientate e limoni già fioriti.

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Piste da sci senza neve (Canva) – Orizzontenergia.it

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Basta guardarsi attorno per capire che c’è qualcosa che non va. I cambiamenti climatici stanno stravolgendo sempre di più il clima del pianeta, tropicalizzando il clima mediterraneo e la fascia che comprende l’Italia. Di inverni rigidi ce ne sono sempre meno, tanto che sembra di assistere a un lunghissimo autunno, con poche e brevi giornate di gelo.

Se le montagne italiane, in particolare gli Appennini, sono ancora privi di neve, con temperature oltre le medie stagionali, al nord le mimose sono in fiore, mentre al Meridione i limoni stanno già fiorendo, in anticipo di due mesi. E non solo loro, anche i peschi e il susino. Coldiretti lancia l’allarme. Ora bisogna stare attenti alle eventuali ondate di gelo, che potrebbero compromettere i raccolti.

Gli effetti collaterali dei cambiamenti climatici sulla natura

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Api in cerca di polline (Canva) – Orizzontenergia.it

Le ondate di gelo potrebbero bruciare i fiori e le gemme di piante e alberi, compromettendo il raccolto e le coltivazioni. In Italia, il surriscaldamento si accentua di anno in anno, e il bacino del Mediterraneo è particolarmente soggetto ai cambiamenti. Il Mediterraneo è uno dei mari che ha subito un maggiore riscaldamento delle acque.

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Insomma, ci troviamo nel mezzo degli stravolgimenti climatici, e persino gli animali sono disorientati. Tutti quelli che in questo periodo di freddo sono in letargo, si trovano spaesati a causa delle elevate temperature. Le api sono disorientate, tanto da essere già uscite dai loro alveari per fare provviste, ma le future gelate potranno decimare anche loro.

Il caldo, inoltre, è accompagnato da una persistente crisi idrica, con laghi e fiumi prosciugati, poche piogge e aree in completa siccità da mesi. Senza contare, l’assenza di neve nell’arco alpino e appenninico. Secondo Coldiretti, se continua così, si prospetta un’estate terribile, proprio come quella del 2022, con temperature insopportabili, siccità e carenza idrica.

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La tropicalizzazione del nostro clima è un’emergenza da non sottovalutare mai, questa si manifesta con lunghi periodi di siccità, piogge assenti, bolle di calore e un’elevata frequenza di eventi violenti. Gli sbalzi termici sono significativi, e tale instabilità si abbatte sull’agricoltura, l’attività economica che ne risente di più. Solo nel 2022, i danni provocati dalla crisi climatica al mondo agricolo hanno raggiunto i 6 miliardi di euro. E c’è chi ancora minimizza.