Macaco giapponese: importante scoperta osservando i loro comportamenti

Durante un periodo di osservazione del macaco giapponese, gli studiosi hanno notato un comportamento davvero particolare

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Macaco giapponese – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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Il Giappone ha una vasta gamma di caratteristiche orografiche a causa della sua posizione geografica e della sua formazione geologica. Il Sol Levante è attraversato da una serie di catene montuose, tra cui le Alpi giapponesi, che attraversano l’isola di Honshu, e le montagne del nord, che si estendono lungo la costa settentrionale di Honshu. Non mancano fiumi e laghi tra cui il Fiume Shinano del Giappone, e il lago Biwa, rispettivamente il fiume più lungo il più grande lago del Giappone. Tutte queste caratteristiche hanno contribuito alla formazione della unica paesaggio del Giappone, dalle montagne alla coste, dai vulcani alle faglie geologiche, tutto fa parte della sua bellezza

Fiumi, laghi e montagne popolate da animali unici come  il cervo sika, il cigno tancho, il castoro giapponese, il cormorano giapponese, il gatto di ghiaccio, il fenicottero giapponese, il tasso giapponese. Ma anche gufo delle nevi, il rapace giapponese, la tartaruga delle tartarughe delle galapagos e molte specie di pesci, molluschi e crostacei. Oltre a questi però c’è anche il macaco giapponese. E proprio su quest’ultimo è state effettuata un’incredibile scoperta.

Macaco giapponese, lo studio sulla dieta invernale

come pescano i macachi giapponesi
Macaco giapponese – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Il macaco giapponese, noto anche come scimmia delle nevi, si trova esclusivamente in Giappone e vive nelle zone montuose delle Alpi giapponesi. La sua nomenclatura deriva dal fatto che vive in zone dove la neve copre il terreno per mesi all’anno e gli inverni sono particolarmente rigidi. Le condizioni climatiche estreme del loro habitat rendono difficile la ricerca di cibo, per questo durante l’inverno queste scimmie si nutrono principalmente di bambù e altre piante legnose.

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Le montagne sono attraversate da numerosi torrenti di origine vulcanica, le cui acque rimangono a una temperatura di 6°C tutto l’anno. È qui che il macaco giapponese va a pesca, un comportamento raramente osservato tra i primati. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricerca della Shinshi University di Matsumoto, che ha pubblicato i risultati delle osservazioni su Scientific Reports.

Il team di ricercatori ha osservato un gruppo di macachi giapponesi che vivono nella valle di Kamikōchi, nel Parco Nazionale di Chūbu-Sangaku. La valle, lunga circa 16 km, ha un’elevazione compresa tra i 1.400 e i 1.600 metri e temperature che scendono sotto lo zero d’inverno. Il team ha scoperto che queste scimmie si nutrono anche di trota, come dimostrato dalle tracce di DNA trovate nelle loro feci. Per capire come le scimmie catturano le trote, i ricercatori hanno osservato e filmato un gruppo di macachi che vivono lungo le sponde del fiume Azusa per tre mesi, riuscendo così a osservare per la prima volta queste scimmie mentre pescano.

La cattura delle trote da parte del Macaco giapponese

Durante i tre mesi di osservazione, i ricercatori hanno registrato le scimmie delle nevi mentre catturavano pesci in modo non propriamente preciso: aspettano che i pesci si trovino in acque poco profonde e poi li inseguono, afferrandoli con entrambe le mani e mordendoli ancora in acqua. Nell’arco di questo periodo, le scimmie sono state filmate mentre pescavano in questo modo per venti volte, più tutte le volte in cui hanno fallito nel catturare un pesce.

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Gli autori dello studio suggeriscono che questo comportamento di pesca sia stato sviluppato gradualmente dalle scimmie. Probabilmente, mentre cercavano piante commestibili, hanno scoperto che nei fiumi vivono anche insetti appetitosi e hanno cominciato a cercarli attivamente. In questo modo hanno imparato come catturare una preda sott’acqua e poi hanno applicato questo metodo a prede più grandi come le trote. Il prossimo passo per gli studiosi sarà quello di studiare altre popolazioni di scimmie in Giappone per vedere se hanno sviluppato abilità simili di pesca.