Erosione+costiera+un+problema+che+non+va+sottovalutato
orizzontenergiait
/2023/01/26/erosione-costiera-problema-non-va-sottovalutato/amp/
News

Erosione costiera un problema che non va sottovalutato

L’erosione costiera, ovvero il consumo delle coste, è un problema non solo dell’Italia ma di tutto il Mondo. E per questo non deve essere sottovalutato

Costa – Pixabay – OrizzontEnergia.it

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

Per milioni di anni, il mare ha influito sulla forma delle coste, modificandone la morfologia e il profilo. Tuttavia, negli ultimi secoli, l’azione umana ha accelerato e alterato questi processi naturali, causando un peggioramento della situazione per il Pianeta. Oggi, l’erosione costiera non è solo dovuta alle forze naturali, ma è diventata un’emergenza ambientale.

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) spiega che con la definizione di erosione costiera si intende “il risultato di un processo, o di una serie di processi naturali o indotti, che modificano la morfologia dei litorali determinando una perdita di superficie del territorio emerso e sommerso, e quindi anche di volume di sedimento, in un dato intervallo di tempo rispetto al livello medio del mare”.

Cosa genera l’erosione delle coste

Costa – Pixabay – OrizzontEnergia.it

L’erosione costiera è causata da due tipi di fattori: quelli naturali, come i venti, le mareggiate, le correnti, l’innalzamento del livello del mare, la subsidenza del suolo e l’apporto dei detriti dal fiume al mare, e quelli antropici, come la cementificazione e l’antropizzazione intensa delle coste, con la costruzione di porti, case e infrastrutture, oppure le modifiche ai corsi e agli alvei dei fiumi, e gli interventi di difesa dall’erosione stessa, come la costruzione di dighe.

Va notato che i fattori naturali sono influenzati dall’uomo, poiché la crisi climatica causata dalle attività umane sta provocando fenomeni come l’innalzamento del livello del mare e degli oceani, e l’aumento della frequenza e della violenza delle tempeste e delle mareggiate.

La conseguenza principale dell’erosione costiera è la perdita di territorio. Il mare sta consumando sempre più le coste a causa dei fattori che ho menzionato in precedenza, mettendo a rischio le attività e la vita stessa delle persone che vivono lungo la costa.

Come contrastare l’erosione costiera

Per affrontare l’erosione costiera, è importante agire sia attraverso la mitigazione che l’adattamento. La mitigazione include azioni come la riduzione dell’uso del suolo vicino alle coste, la riduzione delle emissioni per contrastare il cambiamento climatico, la fine della cementificazione selvaggia e la protezione dei corsi d’acqua.

L’adattamento comprende interventi come la costruzione di barriere frangiflutti e moli, il rinforzo delle coste con sedimenti prelevati altrove, la costruzione di moli sommersi e il ripristino della vegetazione lungo la linea della battigia. È anche importante monitorare e studiare il fenomeno.

La situazione in Italia

In Italia, con quasi 8mila chilometri di coste in totale, l’erosione costiera è un fenomeno molto diffuso e preoccupante. Secondo un rapporto di Legambiente del 2020, “quasi il 50% delle nostre coste sabbiose è attualmente soggetto a erosione, un fenomeno che negli ultimi 50 anni si è mangiato 40 milioni di metri quadrati di spiagge“.

L’associazione ambientalista lo descrive come un “vero e proprio disastro ambientale, paesaggistico, economico e sociale“. Le cause principali sono attribuibili ai cambiamenti significativi introdotti negli ultimi decenni sulle coste dal consumo di suolo, con la costruzione di edifici e nuove opere infrastrutturali portuali o di opere rigide a difesa dei litorali. I cambiamenti climatici in atto stanno peggiorando ulteriormente la situazione.

Come affrontare e contrastare l’erosione costiera

Per affrontare l’erosione costiera, è importante agire sia attraverso la mitigazione che l’adattamento. La mitigazione include azioni come la riduzione dell’uso del suolo vicino alle coste, la riduzione delle emissioni per contrastare il cambiamento climatico, la fine della cementificazione selvaggia e la protezione dei corsi d’acqua.

L’adattamento comprende interventi come la costruzione di barriere frangiflutti e moli, il rinforzo delle coste con sedimenti prelevati altrove, la costruzione di moli sommersi e il ripristino della vegetazione lungo la linea della battigia. È anche importante monitorare e studiare il fenomeno.

Pubblicato da