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New York, grattacielo Lilly Tower: assorbe anidrite carbonica e utilizza tecnologia geotermica

Lilly Tower è lo speciale grattacielo che si trova a New York: diverse le funzioni che lo rendono all’avanguardia e super sostenibile. I dettagli

New York (Canva) Orizzontenergia.it

Chi lo ha detto che i grattacieli sono solo sinonimo di modernità e che strizzano l’occhio all’ambiente? Ormai si guarda oltre e diversi sono i chiari esempi di costruzioni ecosostenibili o che comunque guardano all’ambiente con occhi diversi. È il caso del Bosco Verticale di Milano o anche del Trudo Vertical Forest che si trova in Olanda.

Grattacieli pieni di alberi e piante che hanno aperto la strada ad edifici d’avanguardia. Oggi però si riesce a fare di più a sostegno della sostenibilità. Un esempio lo troviamo a New York con il Lilly Tower: si tratta di un grattacielo davvero speciale, con 18 piani e ben 23 spazi idonei ad ospitare uffici per un totale di 2.4620 metri quadri. Assorbe anidride carbonica e non solo. Un prototipo che potrebbe ridefinire l’assetto delle città e anche il loro futuro. Ecco tutti i dettagli.

Lilly Tower, il grattacielo sostenibile: ecco com’è fatto

Lilly Tower (Screen da Fanpage.it) Orizzontenergia.it

Il Lilly Tower è un grattacielo ricoperto di fiori e precisamente di gigli come dice il suo stesso nome. “Lilly”, infatti, significa “giglio”. Progettato dall’architetto Selim Vural, la costruzione si trova a Manhattan, si distingue per una duplice funzione: assorbe anidride carbonica aiutando così l’ambiente e sfrutta la tecnologia geotermica.

Grazie a questo sistema, infatti, il grattacielo non ha bisogno di sistemi di riscaldamento e di raffreddamento tra i più comuni. Tutto si svolge tramite la ventilazione naturale. I fiori, inoltre, assorbono le particelle di carbonio e ripuliscono l’aria. Nello stesso tempo funziono anche da isolante naturale per il palazzo. Come si mantengono in vita? Attraverso un sistema del tutto automatico.

Innanzitutto, va detto che si tratta di gigli di origine asiatica che non hanno bisogno di grande manutenzione. Vengono irrigati con l’acqua piovana e dalle acque grige. Fioriscono in primavera e mantengono il loro colore verde per tutto l’anno. Per la poca cura di cui hanno bisogno vengono “gestiti” dai droni. C’è da dire, in conclusione, che i gigli portano anche un po’ di colore ed una ventata di verde nella Grande Mela oltre che un contributo davvero importante al pianeta.

Francesca Bloise

Giornalista professionista, laureata in Giornalismo e cultura editoriale presso l'Università di Parma, ho coltivato la passione per la scrittura e l'informazione fin dal liceo ed oggi ne ho fatto il mio lavoro. Seguo ormai da tempo i temi legati all'ambiente e alla sostenibilità, in cerca di curiosità sul green e le energie rinnovabili perchè credo che un'informazione inclusiva non possa lascere indietro tutto questo.

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