Sempre meno zone umide: le conseguenze che nessuno immagina

Zone umide: oggi la giornata mondiale che ne ricorda l’importanza. Sono a serio rischio e con esse tutti gli ecosistemi

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Aquitrino (Canva) – OrizzontEnergia.it

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Nella maggior parte dei casi vengono snobbate e prese pochissimo in considerazione anche se per gli ecosistemi globali sono un vero tesoro. Parliamo delle cosiddette zone umide, ovvero quegli angoli che si trovano sul nostro pianeta indispensabili alla sopravvivenza: non solo fiumi, laghi e stagni, ma anche paludi, acquitrini, torbiere.

Da loro passa il filo della vita, dell’acqua e dei rifornimento di cibo per oltre un miliardo di persone sul globo, ma in quanti sanno questa cosa? Proprio per non dimenticarlo e per sensibilizzare sull’argomento oggi 2 febbraio si celebra la Giornata mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day, WWD). La data non è scelta a caso, richiama il giorno in cui nel 1871 a Ramsar è stata ratificata la Convenzione per la loro tutela.

Zone umide: perché sono messe in pericolo

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Palude (Canva) – OrizzontEnergia.it

Ma perché le zone umide sono importanti e per quali ragioni sono messe in pericolo? Si tratta di angoli di terra di importanza vitale in quanto non sono solo riserve di acqua potabile ma si occupano anche di difenderci da alluvioni e inondazioni, ottimi alleati contro il cambiamento climatico in quanto riescono ad intrappolare grandi quantità di carbonio.

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Nel nostro Paese ne sono state individuate 65 per ben 82.331 ettari. Diversi i siti, molti dei quali laghi, tra cui quello di Sabaudia ed il Lago Trasimeno, in Umbria, decisamente tra le zone più conosciute. Le Nazioni Unite hanno lanciato però un allarme: le zone umide sono in grande pericolo. Ad oggi, infatti, su tutta la terra si è perso almeno l’85% di questi ecosistemi.

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Ma non è tutto. A causa delle bonifiche effettuate tra l’Ottocento ed il Novecento altre aree si sono perse: circa il 35% in tutto il mondo. Si tratta di una perdita tragica, enorme che mette in serie difficoltà gli ecosistemi di alcuni habitat. Il WWF spiega, infatti, come siano alcune specie legate all’acqua quelle più messe dura prova come le cozze, i gamberi ed i pesci d’acqua dolce, gli anfibi e tutti gli animali legati alle acque interne.