Sulle strade italiane muoiono troppi animali: il Paese deve fare di più

A guardare attentamente le stime, sulle strade italiane sono troppi gli animali morti, un record negativo che bisogna contrastare.

Roadkill animali investiti
Una povera puzzola uccisa in strada (Canva) – Orizzontenergia.it

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La morte dell’orso Juan Carrito, appena qualche giorno fa, è stata solo l’ultima delle stragi di animali sulle strade italiane. Un animale pacifico, ben voluto da tutti, abituato a stare vicino all’essere umano. Eppure, per una fatalità, è rimasto coinvolto in un incidente, restando investito da un’auto in transito. Se si osservano bene le stime, in Italia sono quasi 2 milioni all’anno gli animali vittime della strada.

Nonostante i lavori sulle strade extraurbane, con la costruzione di sottopassaggi o di dispositivi tecnologici, dissuasori per gli animali, o semplicemente l’installazione di reti o grate di contenimento, il nostro paese resta indietro. Il WWF accusa tutte le amministrazioni regionali di non provvedere a contrastare questo triste fenomeno.

Troppi animali uccisi sulle strade italiane: cosa bisogna fare

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Animale morto investito (Canva) – Orizzontenergia.it

L’uccisione del povero orso bruno Carrito, simbolo dell’Abruzzo, del Molise e del Lazio, ha scosso tutti quanti. Sulla stessa strada, la Statale 17, erano già stati investiti cinque orsi negli anni precedenti, di cui tre erano morti. Una strage che mette in pericolo la specie dell’orso marsicano, composto da solo una sessantina di esemplari.

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Il WWF accusa la Regione Abruzzo di non aver mai messo in sicurezza la strada, visto che taglia in due il territorio in cui si muovono gli orsi e tanti altri animali. Rappresenta, dunque, una barriera pericolosissima per la fauna selvatica del territorio. Lo stesso WWF, insieme ad altri enti ha avviato il progetto Life Safe-Crossing, una serie di iniziative per migliorare le condizioni di sicurezza.

Bisogna educare i automobilisti a moderare la velocità. Anche se la Statale è, in realtà, esterna al Parco, viene spesso attraversata da animali di ogni genere. Nonostante la recinzione, l’orso era sceso giù in strada attraversando il sottopasso, ritrovandosi in mezzo alla carreggiata. Significa che delle banali recinzioni non possono contenere ogni animale e non sono valide al 100%.

RoadKill: le strade pericolose per gli animali

Animali uccisi strade italiane
Strada che attraversa un bosco (Canva) – Orizzontenergia.it

L’Italia, a livello di infrastrutture per la sicurezza, resta indietro rispetto ad altri paesi. Le nostre strade sono vecchie, si fanno pochi investimenti, e inoltre sono costruite proprio in mezzo a territori selvaggi, abitati da tanti animali. Più ci si estende con strade e ferrovie e più si invade l’habitat naturale delle specie animali.

Qualche giorno fa, in Liguria, cinque lupi sono morti investiti da un treno in transito. Una situazione insostenibile, perché non solo mettere a rischio la vita degli animali, ma anche quella umana. Il progetto Life Safe-Crossing nasce proprio per mettere in sicurezza tutte le strade e gli snodi ferroviari più critici, mettendo in contatto Anas con i vari Parchi Nazionali italiani.

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Il progetto poggia sull’installazione di sensori a infrarossi e di una telecamera termica, capaci di captare la presenza di animali e di far scattare allarmi acustici e visivi in strada, in modo tale da avvertire gli automobilisti di passaggio. Ma non solo, perché in strada c’è un sensore radar doppler che invita a rallentare. Tra l’altro, le luci e le sirene, possono far allontanare gli animali, allontanandoli dalla strada.