Plastica monouso, nuovi dati: purtroppo nessuna buona notizia

Plastica monouso: la situazione sul pianeta è sempre peggio. Si mette al bando ma i dati parlano chiaro: ecco qual è il cortocircuito

Plastica usa getta dati 2021
Plastica usa e getta (Canva) – OrizzontEnergia.it

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Che la plastica sia uno dei flagelli del nuovo millennio è ormai un dato di fatto. Tanta, troppa, in quantità così massiccia da soffocare le acque dei mari e intaccare gli equilibri. I dati e le ricerche sui danni causati dalla plastica sono innumerevoli ma le cose pare non vadano affatto bene e che l’uomo non ne voglia sapere di abbandonare questo materiale così difficile da smaltire.

La direttiva dell’Unione Europea è chiara: la plastica usa e getta, la cosiddetta monouso, è messa al bando ma la terra continua ad esserne sommersa. A rivelarlo è lo studio condotto da Plastic Waaste Makers Index pubblicato da Minderoo Foundation che mostra che le cose non vanno affatto bene per il pianeta. I dati sono disastrosi.

Plastica monouso, perché aumentano se sono da eliminare

Imballaggi plastica monouso no riciclati
Imballaggi di plastica monouso (Canva) – OrizzontEnergia.it

La quota di plastica sul nostro pianeta continua a crescere e addirittura nel 2021 ha superato i livelli degli anni passati. 139 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica monouso sono state prodotte, il dato più alto di sempre. Quasi un controsenso ed una beffa. Nonostante ci sia una legge europea che ne vieta l’uso, la plastica ha toccato dai dati mai registrati prima.

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Rispetto al 2019 i rifiuti da plastica hanno fatto registrare 6 milioni di tonnellate in più con l’aggravante che si tratta di plastica vergine, ovvero che non è mai stata riciclata e dunque nata e prodotta attraverso l’uso di combustibili fossili. Un dato aberrante per la salvaguardia dell’ambiente. Quello che viene da chiedersi è: come è possibile una cosa del genere se la plastica è ormai al bando da diverso tempo?

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Tutta colpa degli imballaggi flessibili che di solito sono di polipropilene o polietilene, i più difficili da riciclare e per questo sono quelli che finiscono più facilmente nell’ambiente. Un problema serio per la salvaguardia ambientale ma anche per la salute dell’uomo considerando come le microplastiche arrivano anche nell’alimentazione. Come? Quando i cibi caldi vengono a contatto con dei contenitori di plastica c’è un altro rischio di contaminazione arrivando a poter ingerire una miriade di microplastiche ogni giorno.