Vi piace moltissimo il girasole ma non sapete come si cura e da dove cominciare? Date un’occhiata a questi consigli per farlo crescere nel migliore dei modi.
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Uno dei fiori più belli da coltivare in giardino è sicuramente il girasole. Questo fiore ha anche la capacità di depurare il terreno da agenti che possono inquinarlo. Originario dell’America del Nord, fa parte della famiglia delle asteracee e si chiama così per la sua capacità di orientarsi spontaneamente verso la luce e nella direzione dei raggi solari.
Un’altra funzione utile dei girasoli è quella di produrre, attraverso i suoi semi, l’olio che spesso usiamo anche in cucina, soprattutto per la frittura. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire come si cura questa pianta capace di dare un tocco di solarità all’intero giardino.
Girasole: come curarlo per farlo crescere al meglio!
Piantare dei girasoli non richiede molto impegno. Tuttavia bisogna avere alcune accortezze. Meglio preparare il terreno con del concime organico che è essenziale per la corretta crescita del fiore. Oltretutto bisogna posizionare il girasole in modo tale che riceva almeno sei ore di luce diretta del giorno.
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Anche l’innaffiatura riveste un ruolo molto importante perché deve avvenire quasi utti i giorni. Il terreno deve essere ben drenato, evitando che si formino ristagni di acqua. Molto importante anche la disposizione dei semi che devono essere posti a 2,5 cm di profondità nel terreno e ad una distanza di almeno 30 cm l’uno dall’altro.
Ovviamente bisogna creare anche delle file che abbiano una distanza tra di loro almeno 60 cm. Il girasole può essere coltivato anche in vaso, ma è bene tenere a mente che deve essere molto grande e soprattutto con una buona profondità. Anche in questo caso bisogna porre molta attenzione al terreno da utilizzare che deve essere organico e ben concimato.
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Oltre a questo bisogna tenere a mente che il vaso deve essere posizionato in un posto dove arrivi la luce diretta del Sole per almeno 6 ore al giorno. Il terreno deve essere umido, soprattutto per le prime settimane dalla semina, e deve essere innaffiato quotidianamente, tenendo conto che non si devono avere dei ristagni idrici.