Crisi climatica e diritti umani: le parole di Mattarella

Mattarella, in viaggio in Kenya, in occasione dell’incontro con il Presidente William Ruto ha parlato di diritti umani e di crisi climatica.

Mattarella discorso crisi climatica
Mattarella insieme a Ruto (YouTube/Presidenza della Repubblica Italiana Quirinale) – Orizzontenergia.it

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Proprio in questi giorni, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in visita in Kenya, per partecipare all’incontro con il Presidente della Repubblica del Kenya William Ruto. Durante il suo discorso, non solo ha evidenziato l’amicizia tra Italia e Kenya, ma l’importanza di battersi per i diritti umani e per contrastare la crisi climatica.

Come affermato dal Presidente, si tratta di due temi di importanza globale, i quali dovrebbero essere affrontati seriamente da parte di ogni paese del mondo. Durante il suo discorso, Mattarella ha parlato di vari argomenti che interessano tutti, tra cui la gravissima siccità che sta colpendo il pianeta, in particolare l’Africa e l’Europa.

Le parole di Mattarella durante la visita in Kenya: esigenza di pioggia e di diritti umani

visita Mattarella Kenya
William Ruto e Sergio Mattarella (YouTube/Presidenza della Repubblica Italiana Quirinale) – Orizzontenergia.it

Mattarella parla di “esigenza di pioggia”, sintetizzando la crisi climatica che sta soffocando l’Italia, e più in generale l’Europa meridionale. Mancanza di nevi sulle montagne, corsi dei fiumi prosciugati, campi rimasti a secco. Sono tutti sintomi del cambiamento climatico. Il Presidente conferma che bisogna puntare su politiche Green per combattere l’inquinamento atmosferico.

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C’è anche un velo di amarezza nelle parole di Mattarella, quando parla dell’esigenza di un lavoro globale, svolto da parte di tutti i popoli della Terra, per combattere la crisi climatica. Invece, purtroppo alcuni paesi se ne disinteressano, e ben pochi stanno adottando misure concrete per arrestare l’inquinamento. Solo l’Europa e pochi altri paesi si stanno impegnando per la transizione ecologica.

“Bisogna affrontare adesso il problema, non va assolutamente rimandato”, le parole del Presidente sono chiare, così come è chiaro a chi sono rivolte, in particolare a India e Cina, paesi che sembrano disinteressarsi della crisi climatica, ma anche dei diritti umani. I due temi sono connessi, poiché siccità, carestie, inondazioni costringono alla migrazione.

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Da qualche anno, infatti, si parla di migranti climatici, cioè tutti i popoli che sono costretti a spostarsi perché il loro territorio è ormai compromesso dalla crisi climatica. In più, a questa situazione, già drammatica di suo, si aggiungono le guerre, che forzano maggiormente alla migrazione. Non si può proseguire in questa direzione.