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Una coltivazione senz’acqua, l’azienda Gross porta avanti il progetto

Coltivare senz’acqua è possibile e lo dimostra l’azienda Gross che da anni propone questa innovativa tipologia agricola: vediamo di cosa si tratta

Azienda Gross-Facebook-collage OrizzontEnergia.it

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I cambiamenti climatici stanno caratterizzando gli ultimi periodi e sono numerosi gli stravolgimenti conseguenti. Ci si confronta sempre più frequentemente con eventi atmosferici estremi, scioglimento dei ghiacci, siccità. Le evidenze e le risultanze mettono a rischio colture, foreste, animali, con interi ecosistemi destabilizzati e in crisi.

In particolare la siccità, che già nella precedente stagione ha determinato notevoli disagi, si sta già affacciando all’orizzonte. Le precipitazioni sono state scarsissime,  i fiumi sono in secca e le riserve di acqua come le falde acquifere sono in sofferenza. La stagione estiva che sta per arrivare si preannuncia estremamente difficile e molte sono le preoccupazioni e i dubbi che emergono.

Coltivare senz’acqua si può: il caso

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La notizia arriva da “ildolomiti.it” che ci presenta l’interessante caso dell’azienda agricola trentina Gross. Si tratta del metodo di coltivazione “sinergico-naturale” che prevede un sistema basato sul ciclo naturale, pochissima acqua e l’impiego di paglia e fieno, come spiega il titolare Matteo Gross.

L’azienda si chiama “El ciamp del Salvan”, e si trova a Soraga vicino a Moena, in Trentino Alto Adige e da anni utilizza questo metodo di coltivazione alternativo, con un ridotto apporto di acqua. Quanto mai lungimirante, vista la scarsità di acqua che nell’ultimo periodo sta compromettendo diverse zone, la modalità innovativa intrapresa dall’azienda attraverso un percorso fatto di studio e passione.

—>La siccità avanza e si cambiano le colture: cosa succede 

Matteo Gross non si è improvvisato, ma si è preparato seguendo corsi agroecologici e studiando i metodi più all’avanguardia. Il sistema sinergico-naturale è basato sul ciclo naturale della terra che viene lasciata in rigenerazione autonoma, senza interventi che vadano a togliere foglie o erbacce. La marcia in più è costituita dal fieno posto sul terreno che limita la traspirazione e l’evaporazione dell’acqua. Inoltre quando va a decomporsi si trasforma in humus naturale per il nutrimento del terreno.

Va da sé che non è previsto un impianto di irrigazione in questi campi che ospitano frutti, fiori, ortaggi ed erbe aromatiche, sposando in pieno l’ottica di una ricca biodiversità. Una sorta di agricoltura anarchica che non prevede un ordine imposto dall’uomo ma lasciato ai ritmi della natura stessa.

—>Il caldo deve ancora arrivare e già paura siccità: la situazione è grave

Innovazione e cambio culturale sono le basi della filosofia adottata da Gross e dalla sua azienda che prova a guardare al futuro in termini di risparmio idrico e di riduzione di inquinamento atmosferico. Le nuove generazioni sono più orientate verso metodi alternativi che in realtà fanno l’occhiolino al passato della tradizione contadina.

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