Cosa succede quando si viene in contatto con una medusa?

Contatto con una medusa, come fare e quali sono i comportamenti da tenere? La guida data da un punto di riferimento autorevole

Meduse mare contatto cosa fare
Meduse in mare (Canva) – Orizzontenergia.it

La voglia di estate e di mare è quella che “assale” di questi tempi gli amanti del relax e del divertimento in spiaggia. C’è ancora un po’ da aspettare ma per alcuni è scattato già il countdown. Una bella nuotata ed un bagno rilassante a mare è uno dei momenti più piacevoli dell’estate, con l’accortezza di ricordare che il le acque sono popolate da organismi ai quali bisogna prestare attenzione.

Tra questi ci sono le meduse che sappiamo bene che non bisogna sottovalutare. Negli ultimi anni la loro presenza nei mari è aumentata per via dei cambiamenti climatici che hanno portato ad una variazione delle correnti ma anche ad uno squilibrio dell’ecosistema marino. E allora come comportarsi davanti ad una medusa e cosa fare quando vi si viene a contatto? Ti diamo le dritte giuste.

Contatto con una medusa? Ecco cosa fare

Medusa puntura comportamenti tenere
Medusa (Canva) – Orizzontenergia.it

Non è raro venire in contatto con una medusa, lo abbiamo detto. Ma come comportarsi in questi casi? Lo spiega l’Humanitas, la rete di centri medici e prelievi diffusa in tutta Italia. Un piccolo vademecum per fare in modo che tutti possano sapere come reagire nel momento in cui la pelle viene a contatto con un tentacolo della medusa.

Da subito inizia il dolore che brucia e poi il prurito, in particolare nel punto nel quale è avvenuto il contatto con i tentacoli. Nulla di molto pericoloso per fortuna. La situazione può diventare più complicata se, invece, la medusa colpisce su una superfice abbastanza ampia del corpo. È facile andare nel panico avvertendo un dolore diffuso. “Occorre ricordare che allo stimolo doloroso il nostro organismo risponde liberando adrenalina che contrasta gli effetti delle tossine della medusa” ha spiegato il professor Marcello Monti, responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia in Humanitas e docente di Dermatologia all’Università degli Studi di Milano.

Ma vediamo cosa fare nello specifico: la prima cosa è uscire dall’acqua verificando che non ci siano parti di tentacoli rimasti attaccati alla pelle. Evitare di grattarsi e spargere sabbia sulla parte infiammata ma buttare solo acqua di mare. Da evitare sono anche medicazioni con ammoniaca, aceto, alcol e altri rimedi fai da te. La medicazione giusta che poi bisogna procurarsi è il gel astringente al cloruro d’alluminio che blocca il prurito e la diffusione delle tossine sul corpo.

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