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Animali

L’orca Lolita dopo 50 anni è finalmente libera: la sua storia

a.L’orca Lolita è libera: una storia che oggi fa gioire ma che racconta anche tanti anni di sofferenza in seguito alla sua cattura

Orca liberata (Canva) – Orizzontenergia.it

Gli animali che vivono in cattività oggi sono tantissimi e molte sono le campagna di sensibilizzazione che vengono promosse in tutto il mondo per sollecitare la liberazione, soprattutto per quelle situazioni davvero molto difficili. Le storie che arrivano alle cronache sono molte. Oggi vi raccontiamo quella dell’orca Lolita, liberata dopo ben 50 anni vissuti in una vasca.

Un vero traguardo per chi da diverso tempo ormai si batteva per lo stop al suo allevamento in cattività. Una notizia positiva che fa pensare però all’esito meno felice di Kiska, denominata l’orca più sola al mondo che è stata liberata solo dopo essere morta. Per una sconfitta si festeggia un gran bel traguardo. Ora Lolita è tornata al suo habitat naturale. Vediamo la sua storia nei dettagli.

L’orca Lolita è libera: tutto sulla sua storia

Orca Lolita (Canva) – Orizzontenergia.it

L’orca Lolita è nata nello Stretto di Puget, nello Stato di Washington, nel nord-ovest degli Stati Uniti. Fu catturata nel 1970 proprio in quelle zone e poi acquistata dall’Acquario di Miami. Pesa 3,5 tonnellate e secondo le stime oggi dovrebbe avere 57 anni, un vero record per un’orca assassina cresciuta in cattività tanto da essere stata eletta la più longeva al mondo. Si ferma a 46 anni, infatti, l’aspettativa di vita di questi animali.

La maggior parte della sua vita Lolita l’ha trascorsa in una vasca esibendosi in spettacoli per il pubblico fino a qualche anno fa quando si è ammalata.  Nonostante non si potesse più esibire, non è stata rimessa in libertà ma è rimasta a Miami fino a qualche giorno fa. Le autorità dell’acquario dove ha vissuto per 50 anni in accordo con i membri dell’organizzazione no-profit Friends of Lolita e al filantropo Jim Irsay, proprietario della squadra di football Indianapolis Colts, hanno annunciato la sua liberazione ed il ritorno nel suo habitat naturale.

C’è stato un lungo dibattito prima di arrivare a questo traguardo. Da un lato l’acquario che ha sempre detto che Lolita vivesse in ottime condizioni, dall’altro gli attivisti per i diritti degli animali che ne hanno chiesto a gran voce la liberazione. Poi il Miami Seaquarium molto preoccupato, convinto che le condizioni di salute di Lolita non le avrebbero permesso di vivere in sicurezza una volta libera. Nel giugno dell’anno scorso si è appurato, tramite uno studio, che le condizioni dell’animale erano migliorate e così si è lavorato per il suo rilascio.

Francesca Bloise

Giornalista professionista, laureata in Giornalismo e cultura editoriale presso l'Università di Parma, ho coltivato la passione per la scrittura e l'informazione fin dal liceo ed oggi ne ho fatto il mio lavoro. Seguo ormai da tempo i temi legati all'ambiente e alla sostenibilità, in cerca di curiosità sul green e le energie rinnovabili perchè credo che un'informazione inclusiva non possa lascere indietro tutto questo.

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