Dendrocnide Moroides, non toccarla mai: rischi la vita. E’ qui che si trova

Conosci la Dendrocnide Moroides? Non devi mai toccarla, potresti rischiare la vita. Ecco dove trovarla.

Dendrocnide Moroides pericolo
Dendrocnide Moroides – Pinterest – Orizzontenergia.it

La Dendrocnide Moroides, anche conosciuta come la “pianta dei suicidi”, è una specie di pianta tropicale che si trova principalmente in Australia e nella Papua Nuova Guinea.

Nonostante la sua piccola dimensione, questa pianta è estremamente pericolosa e dovrebbe essere evitata a tutti i costi.

La Dendrocnide Moroides ha foglie a forma di cuore e lunghe circa 5 centimetri. Il suo nome – pianta dei suicidi – non è casuale, ed infatti questa pianta è nota proprio per l’elevata pericolosità che comporta il toccarla. Scopriamo il perchè.

Perchè non si dovrebbe toccare la Dendrocnide Moroides

Dendrocnide Moroides pianta pericolosa
Dendrocnide Moroides con peluria – Pinterest – Orizzontenergia.it

La Dendrocnide Moroides è la specie più tossica delle Dendroctidi presenti in Australia. La caratteristica principale principale di questa pianta, infatti, è la presenza di piccoli peli trasparenti, chiamati tricomi, che ricoprono le foglie ed i rami. Questi tricomi contengono una sostanza chimica chiamata moroidina, che è altamente tossica per gli esseri umani.

Il contatto con la pianta, infatti, può causare una sensazione di bruciore molto forte, che può durare anche per diverse ore. In alcuni casi, i sintomi possono diventare estremamente gravi e includere forti dolori, nausea e persino shock anafilattico chiamato “dermatite da contatto”.

Inoltre, anche dopo il contatto con la pianta, i tricomi possono rimanere attaccati alla pelle e continuare a rilasciare la moroidina, causando sintomi anche a distanza di giorni.

Nei casi più gravi, la morticina più anche provocare un effetto neurotossico che va a colpire il sistema nervoso centrale, con sintomi come perdita di coscienza e convulsioni.

Nonostante il suo pericolo, la Dendrocnide Moroides è stata a lungo utilizzata nella medicina tradizionale per trattare una serie di disturbi.

I nativi australiani, ad esempio, utilizzavano la pianta per curare l’asma, il mal di testa e la febbre.Tuttavia, la sua tossicità ha portato alla sua messa al bando in molti paesi e la maggior parte dei medici consiglia di evitare completamente il contatto con questa pianta.

In conclusione, se si dovesse incontrare questa pianta, magari durante un viaggio all’estero, è estremamente importante evitare il contatto con le foglie ed i rami di questa pianta.

Nel caso malaugurato in cui accidentalmente si tocchi questa pianta è essenziale lavarsi le mani con acqua e sapone, rivolgendosi immediatamente al proprio medico.