Come potare le ortensie, utili consigli per farlo al meglio

Sai come potare le ortensie? Non è così semplice, ecco perchè oggi vedremo alcuni utili consigli per farlo al meglio.

Viale giardino
Viale giardino – Pixabay – Orizzontenergia.it

Le ortensie sono delle piante ornamentali assai in voga per via dei loro bellissimi fiori colorati. Sono piante a foglia sempreverde, a seconda della specie, e appartengono alla famiglia delle Hydrangeaceae.

Le ortensie sono originarie principalmente dell’Asia e delle Americhe, ma sono state introdotte in molte parti del mondo come piante da giardino. Esistono numerose varietà di ortensie, tra cui la più comune è l’Hydrangea macrophylla, nota anche come ortensia giapponese.

Una delle caratteristiche distintive delle ortensie è la loro capacità di cambiare colore dei fiori in base al pH del terreno in cui sono coltivate. In terreni acidi, i fiori tendono a essere blu o viola, mentre in terreni alcalini diventano rosa o rosso.

Per assicurarsi però una fioritura sempre rigogliosa e soprattutto colorata delle ortensie è necessario sapere come potare le ortensie. Oggi vedremo insieme i passaggi fondamentali per capire come potare le ortensie e le tecniche migliori per farlo.

Come potare le ortensie: i consigli più utili per farlo

Ortensie colorate
Ortensie colorate – Pixabay – Orizzontenergia.it

La potatura delle ortensie va effettuata durante il periodo di riposo vegetativo invernale, cioè quando la pianta ha perso tutte le foglie e si è addormentata senza produrre più nuovi germogli.

In genere, questo periodo va dalla fine di ottobre fino all’inizio di marzo. Il momento ideale per la potatura varia in base alla specie di ortensia di cui si tratta, ma in linea generale si può dire che la potatura delle ortensie andrebbe fatta tra febbraio e marzo.

Ma come potare le ortensie? In primo luogo, è importante avere a disposizione gli strumenti giusti: una forbice per potatura ben affilata e un paio di guanti protettivi.

Prima di iniziare la potatura, però, è bene osservare attentamente la pianta per individuare i rami morti, secchi o danneggiati, che andranno subito rimossi. In generale, si consiglia di eliminare circa un terzo della pianta, concentrando la potatura sui rami più vecchi e non più produttivi.

Una volta individuati i rami da rimuovere, passiamo alla potatura vera e propria. La tecnica migliore dipende dalla specie di ortensia di cui si tratta.

In generale, per le ortensie che fioriscono sulle punte dei rami dell’anno precedente – come ad esempio la Hydrangea macrophylla – si consiglia di tagliare i rami dell’anno precedente a circa un terzo della loro lunghezza. In questo modo, la pianta produrrà nuovi rami più vigorosi e con fiori più grandi.

Forbici da potatura
Forbici da potatura – Pixabay – Orizzontenergia.it

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Per le ortensie che fioriscono sui rami del corrente anno – come  la Hydrangea paniculata – si consiglia invece di potare drasticamente i rami dell’anno precedente, lasciando solo 2-3 gemme per ramo.

Un’altra tecnica di potatura molto utilizzata per le ortensie è la potatura a coppa. Questa tecnica consiste nel tagliare tutti i rami ad una lunghezza di circa 10-15 cm dal terreno, in modo da far sì che la pianta possa produrre molti rami nuovi dalla base. Questa tecnica è particolarmente indicata per le ortensie che hanno subito dei danni.

In ogni caso, è importante non esagerare con la potatura, in quanto un taglio troppo drastico potrebbe danneggiare irrimediabilmente la pianta. Inoltre, è sempre consigliabile potare durante un periodo di clima mite, in modo da favorire la cicatrizzazione delle ferite causate dai tagli.