Compostaggio domestico, come realizzarlo con quello che hai in casa

Realizzare un compostaggio domestico è realmente fattibile? Ecco come procedere sfruttando quello che hai già in casa. 

compostaggio domestico
Compostaggio (Foto da Pixabay) – Orizzonteenergia.it

Cosa dice la normativa riguardo il compostaggio domestico? Capiamo in che modo si può sfruttare ciò che si ha in casa per realizzare del compost fai-da-te e, soprattutto, quali sono i tempi necessari.

Per compostaggio si intende un processo controllato che richiede ossigeno e trasforma i materiali organici in suolo ricco di sostante nutritive o in pacciame, tramite la decomposizione naturale. Quel che si ottiene è il compost, ossia un materiale scuro e friabile dall’aspetto e dall’odore del terreno. Può sembrare qualcosa di complesso, in realtà si tratta di un procedimento molto facile da realizzare in casa. Ecco cosa serve.

Compostaggio fai-da-te: come realizzare quello domestico

compostaggio domestico
Compost (Foto da Pixabay) – Orizzonteenergia.it

E’ un processo semplice e fattibile nel fai-da-te perché gli ingredienti base sono comunemente reperibili in casa: basta utilizzare avanzi di cibo dalla cucina e foglie secche e materiale di legno provenienti dal giardino. Avviare un processo di compostaggio è uno dei migliori modo per riciclare in forma naturale: permette di ridurre la spazzatura a qualcosa di estremamente benefico per il suolo e le piantagioni.

Tra i rifiuti organici utilizzabili per produrre il compost, ci sono: scarti alimentari e vegetali, erba tagliata, fondi di caffè e filtri di carta, bustine di tè, gusci d’uovo tritati, foglie secche, rametti e steli delle piante, trucioli di legno, carta triturata non lucida e non colorata, cartone triturato senza rivestimenti in cera o residui di plastica, nastro adesivo o colla.

Al contrario, non sono indicati carne, pesce ed ossa, formaggi e latticini, rifiuti per animali domestici e lettiere, adesivi, grassi e oli, carta lucida, legno trattato o colorato, erbacce aggressive o con semi, piante malate e infestate da parassiti, stoviglie computabili, cibi cotti e piante trattate con erbicida.

Chi si cimenta nel produrre compostaggio domestico, può richiedere anche delle riduzioni della TARI, le cui somme cambiano da Regione a Regione. La domanda va presentata dal 1° ottobre al 30 novembre presso l’Ama, società incaricata della raccolta dei rifiuti. Nel caso in cui la richiesta venisse approvata, la detrazione parte dalla prima bolletta dell’anno successivo.