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Barriera corallina mai identificata prima, la nuova scoperta

Una barriera corallina segreta per lungo tempo è venuta a galla: ecco in cosa consiste questa nuova e incredibile scoperta mozzafiato.

Barriera corallina – (Pexels) – Orizzontenergia.it

La Terra è culla di bellezza uniche. Da angoli suggestivi a paradisiache visuali, il nostro pianeta ci dona travolgenti location davanti alle quali si resta a bocca aperta. Luoghi da sogno in cui la natura esprime tutto il suo potenziale creando perle pregiate.

Tra le tante bellezze presenti nel mondo una particolare è venuta di recente a galla. Si tratta di una nuova barriera corallina che fin ora non era mai stata identificata. Per anni restata all’oscuro dell’umanità, di recente è riemersa grazie a una scoperta che ha fatto il giro del globo, andata in scena a Galapagos, arcipelago dell’Ecuador. Qui una spedizione scientifica ha setacciato le acque delle riserva marina del luogo toccando con mano un qualcosa di incredibile.

Barriera corallina mai identificata prima, la nuova scoperta

Fondale – (Pexels) – Orizzontenergia.it

La spedizione che ha lavorato nelle acque delle riserva marina delle Galapagos ha scoperto l’esistenza di una barriera corallina incontaminata, di cui non se n’è mai saputo nulla finora, che si aggiunge alle tante barriere scoperte negli ultimi anni.

Il Ministro dell’Ambiente dell’arcipelago delle Galapagos, José Dàvolos, ha comunicato la novità tramite Twitter con un post in cui ha raccontato come la spedizione abbia rivenuto la meravigliosa barriera corallina.

Questa è profonda 400 metri ed è posta su un montagna sottomarina, dalla lunghezza pari a due km. Dalle ricerche è emerso come l’area sia contraddistinta da un’intensa vita marina e come siano presenti, per il 50%, coralli vivi, creature dalla rara bellezza.

La particolarità della ricerca sta nel fatto che fin a oggi la barriera corallina era sconosciuta. Nell’area, infatti, si pensava che ci fosse solo quella di Wellington sopravvissuta a seguito del fenomeno climatico El Niño – che riguarda il riscaldamento delle acque – avvenuto tra il 1982 e il 1983.

Pesci – (Pexels) – Orizzontenergia.it

A quanto pare la barriera di Wellington non è la sola che ha resistito a questo avvenimento, avendo un’altra compagna. La barriera di nuova scoperta ha fatto gioire le popolazioni del posto e tutto il mondo vista la meravigliosa location, talmente incredibile da lasciare senza fiato: a rendere possibile la sua scoperta è stato un veicolo all’avanguardia, battezzato Alvin, capace di scendere in mare fino a 3 metri di profondità. Grazie a questo strumento nell’ambito della spedizione, conclusasi lo scorso 20 aprile, si è scoperta questa bellezza incontaminata posta in fondo al mare dell’Ecuador.

Virginia Grozio

Classe 1990, giornalista pubblicista. Sono laureata in Scienze Politiche e in Informazione, Editoria e Giornalismo presso l'Università degli Studi di Genova. Da anni scrivo per molteplici testate online e cartacee. Nel mio lavoro da redattrice amo usare le parole per raccontare il mondo che ci circonda. Sono interessata in particolare alle tematiche riguardanti la sostenibilità, la moda e il benessere a 360 gradi.

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