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Inquinamento atmosferico: cos’è, cosa comporta, come prevenirlo

L’importanza di prevenire l’inquinamento atmosferico: ma in cosa consiste questo fenomeno e cosa comporta? Scopriamolo

Fumo inquinante dalle fabbriche – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Sentiamo parlare di inquinamento, in linea molto generica, ogni giorno. L’attenzione verso questa tipologia di fenomeno è costante, soprattutto negli ultimi anni. Come ben sappiamo, la situazione che sta attraversando il nostro pianeta è davvero molto drammatica sotto molti punti di vista. Il mondo si sta predisponendo verso una strada che potrebbe portare sicuramente a condizioni che non sono compatibili con la vita, né dell’essere umano, ma nemmeno della flora e della fauna. Molte sono le “cause” che possono ricondurre all’estensione di questo fenomeno. Esistono infatti diverse tipologie di inquinamento, ma le tre più importanti sono sicuramente quelle che riguardano il suolo, le acque, ovvero quello idrico e quello che riguarda l’atmosfera.

Abbiamo già parlato, in precedenza, dell’inquinamento climatico, quello che, come ben sappiamo, sta causando danni inestimabili anche all’agricoltura, agli allevamenti ed anche alla nostra salute, inevitabilmente. Si tratta infatti di effetti che si ripercuotono gravemente non solo sulla terra, intesa come pianeta, ma anche su tutto ciò che sulla terra trova vita e nutrimento. Esseri umani inclusi. Non è possibile, infatti, non considerare i danni dell’inquinamento, in qualsiasi sua forma, che risultano essere tremendamente irreversibili per tutto ciò che ci circonda. L’aumento di questi fenomeni, come abbiamo già detto, potrebbe compromettere l’esistenza di qualsiasi forma di vita sulla terra. La qualità dell’aria che respiriamo desta molta preoccupazione.

L’inquinamento nelle sue svariate e dannose forme

Inquinamento – auto – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Se ci fermiamo un secondo a riflettere, possiamo renderci conto che, a differenza di qualche decennio, ci sono già diverse specie animali e vegetali che purtroppo risultano estinti. Si tratta di un dato abbastanza grave se consideriamo che la flora e la fauna rientrano in quello che è un equilibrio perfetto che si adopera per il benessere dell’ecosistema. L’equilibri di cui parliamo, che interessa appunto gli animali e la vegetazione, è già vacillante da troppi anni. Questo non può essere in alcun modo considerato un dato insignificante e non deve essere assolutamente sottovalutato. La “catena” che lega la vita di tutti gli abitanti della terra sta cedendo, anno dopo anno. Come si può rimanere impassibili a questo?

Concentriamoci, adesso, sull’argomento cardine dell’articolo: l’inquinamento atmosferico, considerato tra i più pericolosi in assoluto. Le conseguenze di questo fenomeno, che si è fatto strada anno dopo anno grazie alle angherie dell’uomo, possono essere devastanti. Ma che cosa intendiamo quando parliamo di inquinamento atmosferico? In parole molto semplici, questo tipo di inquinamento, riguarda tutti gli agenti chimici, fisici e biologici che vengono costantemente rilasciati nell’atmosfera e quindi nell’aria che noi respiriamo. Tale rilascio, perpetuato nel tempo, comporta danni seri sia sull’ambiente che sugli esseri viventi. Quel che risulta necessario in questo momento è ridurre le emissioni di CO2.

Agenti inquinanti: le cause dell’inquinamento atmosferico

Inquinamento dell’aria – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Ma quali sono i principali agenti inquinanti che riguardano l’atmosfera? Il piombo, come gli altri minerali pesanti, lo zolfo, il particolato, i radicali liberi, composti organici volatili, gli ossidi del carbonio e l’ozono. L’inquinamento atmosferico è dunque causato dalla diffusione nell’atmosfera di polveri sottili e di gas. Le principali fonti di inquinamento, che producono questi agenti, sono le attività industriali, quelli per la produzione di energia, per il riscaldamento ed ultimo ma non meno importante il traffico. Ciò che è emerso dagli studi effettuati è che la maggior parte dell’inquinamento atmosferico è da imputare all’uso ed alla lavorazione dei combustibili fossili. Da qui, nasce anche la necessità di convertirsi ad una diversa fonte di produzione di energia, proprio per limitare, se non eliminare l’utilizzo, gravoso, dei combustibili fossili.

Altro dato significativo, che contribuisce ad imporre l’inquinamento atmosferico sulla nostra terra è quello causato dai traffici aerei, ferroviari, navali e stradali. Negli ultimi tre anni sono stati “denunciati” moltissimi voli effettuati senza passeggeri. Aerei di linea, quindi, costretti ad eseguire tratte anche senza passeggeri: sapete quanto può essere dannoso questo per il nostro ecosistema? Senza considerare la problematica, che anno dopo anno diventa sempre più insistente, che riguarda il traffico stradale. L’utilizzo delle automobili è diventato esagerato, spropositato. Non siamo più abituati a spostarci a piedi oppure utilizzando le biciclette, come si faceva una volta, nemmeno per tratti molto brevi.

Inquinamento atmosferico: il traffico delle automobili ed i riscaldamenti

Riscaldamenti domestici – Pixabay – OrizzontEnergia.it

In una sola famiglia, oggi, si possiedono almeno 3 automobili. Non possiamo negare che questo rappresenta un costo che potrebbe essere tranquillamente evitato, non solo per non gravare inutilmente sull’economia domestica, ma anche per l’impatto che gli scarichi delle automobili hanno sull’ambiente. Nonostante le campagne di sensibilizzazione al riguardo, il problema del traffico stradale non accenna a diminuire, anzi è in costante aumento. Come possiamo solo sperare che la situazione possa essere recuperata se non riusciamo nemmeno a rinunciare alle cose più futili aumentando il rischio ed i danni al nostro ecosistema? Quello che la terra ci sta mandando, anno dopo anno, è un grido di aiuto, che noi continuiamo a non voler sentire.

I riscaldamenti che utilizziamo, puntualmente, ogni inverno nelle nostre abitazioni è considerata un’altra fonte di inquinamento atmosferico. Pare che, in qualche caso, questo rappresenti un danno alla nostra atmosfera superiore persino al traffico automobilistico. Ad essere determinanti, in maniera negativa, sono i riscaldamenti alimentati grazie alla combustione della legna. Questo processo genera un grandissimo quantitativo di polveri sottili che si disperdono nell’aria. A nostro discapito e a discapito dell’ambiente, ovviamente. Fortunatamente, dall’inizio degli anni ’90, grazie alle nuove tecnologie, si sta tentando di limitare l’utilizzo di questi metodi di riscaldamento, anche se l’adesione da parte delle famiglie non ha ancora raggiunto un numero abbastanza soddisfacente.

La posizione dell’agricoltura e degli allevamenti intensivi in relazione all’inquinamento atmosferico
Agricoltura ed allevamento intensivo – Pixabay – OrizzontEnergia.it

In questo scenario, già molto triste, non possiamo non considerare i danni che vengono apportati all’ambiente con gli allevamenti e l’agricoltura. L’utilizzo di prodotti chimici, che accelerano la produttività, gli allevamenti intensivi, contribuiscono in modo significativo alla produzione di gas pericolosi e nocivi che si disperdono nell’atmosfera. Le aree più colpite dall’inquinamento atmosferico risultano, senza dubbio, quelle urbane, dove risiedono la maggior parte delle industrie, le abitazioni che usufruiscono dei riscaldamenti ed il traffico. Ricordiamo che, per ciò che riguarda i riscaldamenti, nelle aree urbane, nelle città, per lo più sono centralizzati e quindi utilizzati per gran parte della giornata, anche se in casa non c’è nessuno.

Da considerare, non sono solamente i danni che riguardano l’ambiente, l’atmosfera e l’ecosistema. L’inquinamento, specialmente quello atmosferico è causa di moltissime patologie anche mortali che riguardano noi esseri umani. L’inquinamento atmosferico causa, ogni anno, dai 2 ai 4 milioni di morti. Secondo l’OMS almeno il 20% delle morti premature è da attribuire all’inquinamento, soprattutto quello atmosferico. E’ importante sapere che nel caso in cui l’inquinamento atmosferico sia causato da danni industriali esiste la possibilità del risarcimento dei danni. Muoversi nella direzione giusta risulta essere, dunque, determinante per la nostra salute e per il benessere del nostro ecosistema.

La necessità di utilizzare produzioni sempre più ecosostenibili, sia per quanto riguarda i trasporti che per quanto riguarda i riscaldamenti, è davvero fondamentale, come abbiamo visto, sia per il pianeta ma anche e soprattutto per la nostra salute. la tecnologia sta facendo passi da gigante, in questo senso, ma resta ancora il problema strettamente economico che riguarda la realizzazione di questi nuovi impianti. Investire sulle fonti alternative e rinnovabili è essenziale ed è una soluzione che, nel tempo, gioverà sicuramente sia alla terra che agli esseri umani. Investire in questo settore può essere ancora dispendioso. Vi lascio con una domanda che può dare spunto ad una riflessione: quanto vale la vostra salute e quella della terra?

Carla Carro

Scrivo da quando avevo 5 anni... e non ho più smesso. Laurea triennale presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma in Scienze e tecniche psicologiche, laureanda in Psicologia clinica presso lo stesso ateneo. Appassionata di giornalismo di inchiesta, musica e curiosità, scrivere è una vera e propria necessità.

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