Respirare meno per avere più ossigeno, l’idea degli studiosi

E’ possibile respirare meno per avere più ossigeno? Ecco la strana idea degli studiosi.

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Persona che respira – Pexels – orizzontenergia.it

Ogni giorno senza accorgercene respiriamo cosi tante volte che sarebbe impossibile tenere il conto. Respirare è infatti un’azione automatica che spesso diamo per scontata, ma essenziale per la nostra vita.

Ma cosa succederebbe se diminuissimo la frequenza del nostro respiro? Se per molti questo sarebbe pure follia, secondo un’ipotesi avanzata da alcuni scienziati potremmo ottenere benefici a dir poco sorprendenti per la nostra salute e per vivere più a lungo.

Ma come sarebbe possibile tutto ciò? Analizziamo nel dettaglio la teoria di questi studiosi e vediamo se vale la pena metterla in atto.

Respirare meno per ottenere più ossigeno: la teoria del Massachusetts General Hospital

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Laboratorio di analisi – Pexels – orizzontenergia.it

Secondo uno studio di alcuni ricercatori del Massachusetts General Hospital, pubblicato sulla rivista “Plos Biology”, ridurre la frequenza respiratoria potrebbe aumentare l’efficienza del nostro sistema respiratorio e consentirci di ottenere una maggiore quantità di ossigeno.

La teoria si basa sul concetto di ipossia controllata, che significa ridurre l’apporto di ossigeno al corpo in modo controllato per stimolare una risposta positiva.

L’ipotesi degli studiosi è che, riducendo la frequenza del respiro e rallentando il ritmo respiratorio, si possa aumentare l’efficienza del nostro sistema cardiorespiratorio.

Questo permetterebbe al corpo di utilizzare l’ossigeno in modo più efficiente, migliorando così la funzione cellulare e riducendo lo stress ossidativo.

Inoltre, sostenitori di questa teoria sostengono che l’ipossia controllata potrebbe anche stimolare la produzione di nuove cellule e promuovere la rigenerazione dei tessuti.

I dettagli dello studio svolto

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Topo da laboratorio – pexels – orizzontenergia.it

Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno svolto degli esperimenti su alcuni topi da laboratorio.

Alcuni di loro in ipossia cronica, respiravano dell’aria con ossigeno all’11%, ed i risultati hanno mostrato come questi topi avessero il 50% in più di possibilità di vivere maggiormente rispetto ai topi che respiravano normalmente.

Tuttavia, c’è da dire che non è detto che questo valga anche per gli esseri umani e soprattutto questa condizione di scarsità di ossigeno deve essere instaurata in età giovanile.

L’ipotesi di respirare meno per ottenere più ossigeno sembra affascinante, ma richiede ulteriori ricerche e studi approfonditi per confermare la sua validità e comprenderne appieno gli effetti a lungo termine sulla salute umana.

E’ innegabile però il passo in avanti di questo esperimento, poiché in futuro potrebbe essere un ottimo inizio per poter trovare un modo per rallentare l’invecchiamento, anche se al momento ci sono alcuni alimenti che permettono già di farlo.